Johnny Depp: «Io prigioniero sul set, ma quando suono mi sento libero»

di Andrea Spinelli
Sabato scorso, mentre l'ex compagna Vanessa Paradis convolava a
nozze a Saint-Simeon con lo scrittore Samuel Benchetrit, Johnny
Depp suonava con gli Hollywood Vampires al castello di Burg Clam in
Austria. I Vampiri di Hollywood, infatti, continuano a
rappresentare per il divo americano la panacea alle amarezze di una
vita da star entrata in crisi dopo i mezzi passi falsi di film come
«The lone ranger» e «Trascendence», la fine
della storia con la Paradis, madre dei suoi due figli, e il
naufragio anche del successivo matrimonio con Amber Heard
accompagnato da spinosissime accuse di violenza domestica.
Ma a vederlo l'altra sera sul palco della Samsung Hall di Zurigo in abito piratesco, Depp sembrava un Jack Sparrow lontano anni luce dalla star vittima di se stessa, che davanti al giudice ha ammesso di aver dilapidato oltre 600 milioni di dollari di guadagni in vini, spese folli e investimenti sbagliati. Vista la situazione, parla coi media solo in presenza dell'avvocato, ma alla Samsung Hall, penultima tappa del cammino che porta la band sabato al «Lucca Summer Festival» e domenica a «RockInRoma», intervenendo all'incontro con parenti e amici organizzato dal terzo chitarrista della band Tommy Henriksen, che vive proprio a Zurigo, qualche battuta, tra un autografo e un selfie, la concede.
Giovedì 5 Luglio 2018, 10:25
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ma a vederlo l'altra sera sul palco della Samsung Hall di Zurigo in abito piratesco, Depp sembrava un Jack Sparrow lontano anni luce dalla star vittima di se stessa, che davanti al giudice ha ammesso di aver dilapidato oltre 600 milioni di dollari di guadagni in vini, spese folli e investimenti sbagliati. Vista la situazione, parla coi media solo in presenza dell'avvocato, ma alla Samsung Hall, penultima tappa del cammino che porta la band sabato al «Lucca Summer Festival» e domenica a «RockInRoma», intervenendo all'incontro con parenti e amici organizzato dal terzo chitarrista della band Tommy Henriksen, che vive proprio a Zurigo, qualche battuta, tra un autografo e un selfie, la concede.
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