«L'ammore è ammore»: il canto di liberazione del trapper transgender Tony King per Maria Paola Gaglione

«L'ammore è ammore»: il canto di liberazione del trapper transgender Tony King per Maria Paola Gaglione
di Paola Marano
Mercoledì 18 Novembre 2020, 18:25 - Ultimo agg. 18:31
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Una denuncia contro l’omostransfobia e insieme un canto di liberazione per esorcizzare le difficoltà incontrate durante il suo percorso di trasformazione. E’ online «L'ammore è ammore», il nuovo singolo di Tony King -  trapper transgender del Rione Sanità di Napoli - prodotto da Massimo e Valerio Jovine e Giuseppe Spinelli, ed edito dalla Planet Record: un brano dedicato a Maria Paola Gaglione, morta tragicamente ad Acerra lo scorso mese di settembre in un incidente stradale provocato dal fratello che non tollerava la sua relazione con il fidanzato transgender Ciro Maglione. E proprio Ciro ha accettato di dare forza al messaggio lanciato dal testo del giovane artista partenopeo con la sua partecipazione al videoclip del brano, diretto da Nomods Film, che in pochi giorni ha già raggiunto più di 150mila persone.

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«Con questa canzone ho provato ad entrare nelle case delle persone – racconta Tony – parlando di amore, e non di odio, per far capire a tutti che non possono più esistere pregiudizi e non si può essere trattati come appestati per le proprie scelte».

Il testo, scritto pochi mesi prima della morte di Maria Paola, prende ispirazione da una vicenda personale di Tony dai contorni molto simili ai fatti di Caivano, che ha avuto per fortuna un epilogo diverso. «Mi hanno minacciato – spiega Tony – e mi è successo di dover rinunciare a una ragazza in più di un’occasione perché sono un uomo trasngender, e questo a quanto pare nel 2020 è ancora un problema».

Da Beethoven alla trap: Tony, 21 anni, muove i primi passi nel mondo della musica grazie a Sanitansamble, orchestra del rione, nella quale ha suonato il violino per otto anni, e che gli ha dato la possibilità di esibirsi insieme a star internazionali come Mika. L'artista ha già all’attivo due singoli di successo, tra cui «Macarena Rmx», che in pochi mesi ha raggiunto un milione e mezzo di visualizzazioni si YouTube. E tanti altri sono i progetti in cantiere. Di grande aiuto nel suo percorso è stato il supporto degli educatori di prossimità del quartiere in cui è nato e cresciuto, in particolare di Davide Marotta, che oggi gli fa da manager. «Sono appassionato alla musica in tutte le sue forme e ne ho veramente bisogno per stare bene – spiega il trapper – mi sento fortunato per aver partecipato a un progetto musicale che negli anni mi ha portato a fare le scelte giuste e capire quale era la via sbagliata». A tutte le persone che non hanno accettato la sua identità, il trapper chiede di «ascoltare questa canzone e capirne il significato, e soprattutto comprendere che io non sono diverso, e so amare come tutti gli altri. E la pandemia dovrebbe farci capire che l'amore è tutto quello che ci resta». 

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