Lutto nel mondo della musica: addio a Michele Mondella, storico promoter

Michele Mondella
Michele Mondella
Martedì 23 Gennaio 2018, 21:25 - Ultimo agg. 25 Gennaio, 16:46
3 Minuti di Lettura
Lutto nel mondo della musica. È morto oggi a Roma, a 70 anni, stroncato da un malore improvviso,
Michele Mondella, personaggio storico della discografia italiana. Colto, disponibile, noto nell'ambiente per lo stile
defilato, già direttore della promozione della Rca Italiana, quindi della Bmg Italy e fondatore nel 1997 della Midas
Promotion, ha lavorato fianco a fianco per tutta la vita con Lucio Dalla. Ma ha anche curato la promozione e comunicazione di tanti altri big, da Francesco De Gregori ad Antonello Venditti, da Gianni Morandi a Eros Ramazzotti, da Luca Carboni a Samuele Bersani, Enrico Ruggeri e Ron, delle tournée italiane del Cirque du Soleil e dei grandi eventi musicali prodotti da David Zard come il musical Notre Dame de Paris.

Nato il 30 settembre 1947, Mondella aveva cominciato ad occuparsi di musica con Gianni Ravera, poi, negli anni '70, aveva trovato in Vincenzo Micocci, alla 'It', il suo mentore. In questa etichetta, che era distribuita dalla Rca e che si dedicava alla ricerca dei nuovi talenti della musica italiana, aveva promosso i primi passi di
gente come Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Riccardo Cocciante. Proprio a lui era stata affidata la promozione di "Banana Republic", il tour negli stadi di Francesco De Gregori e Lucio Dalla, col quale aveva stabilito un sodalizio umano e artistico durato tutta la vita. A Natale Dalla andava a pranzo a  casa sua, a Roma Nord, perché voleva stare accanto a Michele e a sua moglie Silvana.

Gli anni belli di Michele sono stati alla Rca, che era ancora la factory della musica italiana: tutti i più grandi hanno
lavorato con lui, Dalla, De Gregori, Renato Zero, Claudio Baglioni, Gianni Morandi, Rino Gaetano, Lucio Battisti, Luca Carboni, Ivan Graziani per citarne solo qualcuno. C'era anche lui dietro il tour "Dalla Morandi" che rilanciò la carriera di Morandi.

Dedicava ad ogni progetto in cui era coinvolto il massimo della passione e della dedizione, anche quando si trattava di un esordiente, e lottava per far riconoscere il talento di artisti che non riuscivano a sfondare. Le ristrutturazioni aziendali del mercato discografico lo avevano portato a lasciare la Rca e a fondare la Midas, una società di comunicazione.

È doloroso dover notare che Mondella ha vissuto gli ultimi anni nell'amarezza. La morte di Lucio Dalla gli aveva lasciato un senso di vuoto, alcuni degli artisti cui aveva dedicato la vita avevano scelto di affidarsi ad altri professionisti. Il mondo della musica è cambiato dai tempi della It e della Rca. Una cosa è sicura: la musica italiana, e la canzone d'autore, devono moltissimo a Michele Mondella. Aveva scelto di vivere dietro le
quinte mettendo da parte un vero talento di narratore e ora è difficile non pensare a quanto mancheranno le sue osservazioni, le sue "dritte" le battute, la sua aneddotica sconfinata, il suo parlare "strascicato", la sua affidabilità.
Michele Mondella se n'è andato oggi all'improvviso e il mondo della musica sembra davvero un posto più triste.
© RIPRODUZIONE RISERVATA