«Metaversus» dei 24 Grana: la prima volta su vinile

24 Grana
24 Grana
di Federico Vacalebre
Venerdì 25 Dicembre 2020, 14:12 - Ultimo agg. 15:41
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Ci sono dischi che non erano mai usciti su vinile: prendete «Metaversus», terzo album dei 24 Grana, uscito nel 1999 su cd e ristampato nel 2005 come «special edition» con l'aggiunta di un dvd con i video della band newpolitana. Quella mandata nei negozi il 30 dicembre da La Canzonetta è, quindi, la prima volta di «Metaversus» a 33 giri (e 180 grammi), oltre che un'occasione preziosa per un ri/ascolto, potenziato dal remix e la rimasterizzazione operata da Carlo Gentiletti partendo dal multitracce analogico originale.

Rock, new wave, elettronica, dub, si (con)fondono nel canto del cardillo addolorato Francesco Di Bella, rabbioso urlo contro un individualismo già visto allora come cancrena dei tempi, eppure ancora lontano dalle vette poi giunte con il dilagare dei social. I testi brillano per la capacità di essere racconto generazionale controcorrente, voce di dentro di un malessere esistenziale, ma anche per l'uso di un napoletano insieme verace e colto, immediato ma profondo.

Armando Cotugno, Giuseppe Fontanella e Renato Minale trovarono un sound oscuro, ma figlio della città del sole, capace di far incontrare i New Order e la Giamaica newpolitana di Raiz con l'urgenza di una Napoli socialmente più viva di oggi, tra centri sociali e movimenti giovanili: forgiati da un tour durato due anni, «Rappresento», «Vesto sempre uguale», «La costanza», «Resto acciso» sono entrati nel repertorio del gruppo, che nel 2020 ha promesso ai fan una reunion finora rimandata dalla pandemia.

A chiudere le danze la sorprendente dolcezza melanconica di «Sta-mai-ccà», che rinunciava alle distorsioni per immaginare un altro approccio alla forma canzone, sviluppato poi tanto dai 24 Grana che dalla carriera solistica di Di Bella. 

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