Quella canzone non è uguale, quindi non c'è plagio da parte dei Modà. Kekko, al secolo Francesco Silvestre, cantante della band, era stato tirato in ballo dal musicista Marco Contento, che ha acceso una disputa legale per un presunto plagio, su cui la Corte di Cassazione ha emesso la sentenza definitiva. A perdere la causa è il compositore e polistrumentista pescarese, che da B.B. King fu ribattezzato «Drum Mark» nel corso di una jam session, scrive Il Giorno.
Canzone simile
Contento, artista che nel corso della sua carriera ha collaborato con i big della musica italiana, tra cui Anna Oxa, Marco Masini e Stadio, nel 2008 propose il brano Anima nera, interpretato da Antonietta Menegatti in arte Edea al SanremoLab, il concorso canoro introdotto da Paolo Bonolis, conduttore dell'epoca per selezionare i giovani più promettenti per il festival vero e proprio.
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Perito analizza il brano
Secondo Marco Contento la hit dei Modà avrebbe un ritornello identico ad Anima nera, ma nel 2014 per il musicista pescarese il primo stop da parte del Tribunale di Milano che ha rigettato la richiesta di risarcimento, in quanto secondo il perito, il maestro Simone Fermani, non c'erano i presupposti «del lamentato plagio», perché Anima nera non avrebbe avuto i requisiti di «novità assoluta, creatività, compiutezza espressiva e originalità previsti dalla normativa sul diritto d’autore». Nonostante la prima sentenza, Contento decise di andare avanti fino a concludere l'iter processuale con il terzo grado di giudizio, che ha chiuso del tutto la vicenda.
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