«Nessuna mancata nomina: la mia collaborazione con il ministero della Cultura è per dare, io non chiedo niente e non ho mai chiesto di essere nominato, al di là del sensazionalismo che si è voluto creare sulla stampa». È quanto chiarisce Morgan, a margine della presentazione del docufilm 'La voce del padrone' su Franco Battiato, al cinema Barberini di Roma.
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Morgan, niente nomina al Ministero
«La nomina di Beatrice Venezi è perfetta, è giustissima: il suo ruolo è sempre stato quello di coordinatrice.
A tal proposito, aggiunge, «mi hanno fatto molto piacere le parole di Zucchero - che a Reggio Emilia, rispondendo alla AdnKronos, aveva ipotizzato un doppio consigliere per la musica nel Mic, uno per la musica 'colta' per Beatrice Venezi e uno per la musica 'altra' da affidare a una personalità come Morgan, definito da Zucchero «un genio - È stato molto simpatico e lui sa di quel che parla, se ne intende di musica».
Sottolinea Morgan: «Bellissima la musica colta, la musica classica è fondamentale, ma proprio Franco Battiato è stato un modello per l'abbattimento di ogni barriera musicale fra classica e leggera, creando combinazioni ed equilibri perfetti. La musica è un universo vastissimo e tutta la musica ha una valenza culturale. Nel nostro Paese - denuncia però Morgan - c'è un gravissimo problema e in tal senso va lanciato un allarme culturale. Siamo i più creativi del mondo e se impariamo a valorizzarci rischiamo di trasformare in potenza questa caratteristica. Però, oggi c'è paura delle idee, in Italia le idee si frenano, non si mettono in pratica, sono tutti impauriti e il risultato finale è il 'piattume'...».