Morto Edwin Hawkins, star del Gospel che ha reso immortale la hit «Oh Happy Day»

Morto Edwin Hawkins, star del Gospel, famoso per aver reso immortale la hit "Oh Happy Day"
Morto Edwin Hawkins, star del Gospel, famoso per aver reso immortale la hit "Oh Happy Day"
Martedì 16 Gennaio 2018, 10:37 - Ultimo agg. 12:39
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È morto ieri sera il musicista statunitense Edwin Hawkins, star del Gospel, famoso per aver reso immortale la hit «Oh Happy Day», da lui lanciata nel 1969 e con cui vinse un Grammy Award. Il decesso è avvenuto nella sua casa di Pleasanton, in California, all'età di 74 anni, in seguito ad un tumore al pancreas.

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L'annuncio della scomparsa è stato dato dal suo agente. Nato a Oakland il 18 agosto 1943, cantante, pianista, compositore e direttore di coro statunitense, Hawkins è stato uno dei pionieri dello Urban Contemporary Cospel.
 


L'artista è stato una celebrità grazie all'arrangiamento del canto Gospel «Oh Happy Day», scritto 50 anni fa, nel 1968 e da allora incluso nella lista delle canzoni del XX secolo. Nel 1967 Edwin Hawkins fondò insieme a Betty Watson il «Northern Carolina State Youth Choir» e nel 1968 con il gruppo registrò il suo primo album dal titolo «Let us go into the House of the Lord» (Andiamo nella Casa del Signore).
 


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Sembrava essere una normale produzione, registrata dal vivo su due piste e distribuita in 500 copie, come molte altre a quel tempo, ma presentava qualcosa di diverso: questa musica Gospel era molto simile al R&B.
 


In questo album c'era una canzone che spiccava tra le altre, si intitolava «Oh happy day», e attirò l'attenzione delle stazioni radio e dei venditori. Ma fu quando una stazione radio underground di San Francisco nel 1969 cominciò a trasmetterla che guadagnò ancora di più il favore del pubblico.



La reazione del mercato e dei media fu esplosiva. Si diede inizio a una campagna di promozione mondiale, fatto molto insolito per la musica Gospel del tempo: una vera rivoluzione. «Oh happy day» scalò le classifiche del Gospel, del R&B e del Pop in molti Paesi di tutto il mondo. Furono vendute più di sette milioni di copie e Edwin Hawkins fu premiato con il primo Grammy Award della sua carriera e la canzone divenne un evergreen. 

Edwin Hawkins in oltre mezzo secolo di carriera si era guadagnato la reputazione di idealista e riformatore del Gospel e del R&B. Nel 1957 registrò il primo album con il gruppo di amici Edwin Hawkins Singers e nel 1968 creò con «Oh happy day» il più grande hit Gospel di tutti tempi e a metà strada tra Gospel, R&B e Soul ha sviluppato un nuovo stile musicale, che è diventato ben noto sulla scena del Gospel come «Contemporary Gospel Music» e che influenza la musica pop anche oggi. Quello che accadde a Hawkins in seguito assomiglia a una fiaba, aprendosi per lui una straordinaria carriera nel business musicale: spettacoli nei più grandi festival, tour mondiali senza sosta, apparizioni in tv e radio, onori come dieci nominations al Grammy e quattro Grammy Awards; la produzione con l'Oakland Symphony Orchestra e il leggendario album «Every man wants to be free» (Ogni uomo vuole essere libero) del 1971. Dall'inizio degli anni '80 Edwin Hawkins ha messo in secondo piano il suo lavoro di concertista dal vivo per avere più tempo per il lavoro di compositore, produttore e promotore di giovani talenti.
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