Il fan club di Bruce Springsteen apre a Napoli uno spazio tutto per lui

Il fan club di Bruce Springsteen apre a Napoli uno spazio tutto per lui
di Federico Vacalebre
Martedì 16 Ottobre 2018, 11:00
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È quasi un modo per chiedergli scusa di qualche sgarbo fattogli in passato da Napoli e da (qualche) napoletano - quello del 97, quando il sovrintendente Canessa negò il San Carlo al tour di «The ghost of Tom Joad»; quello del 23 maggio 2013 quando in piazza del Plebiscito, dopo le polemiche con l'ennesimo sovrintendente, questa volta ai Beni Archeologici, Giorgio Cozzolino, non lo accolse il tutto esaurito che l'evento avrebbe meritato. Ora il fans club italiano di Bruce Springsteen, intitolato a una delle canzoni-bandiera dell'ultimo dei rocker, «Pink Cadillac», apre, il 27 ottobre, Pit, uno spazio di circa 130 metri quadrati nel cuore della città, in via Marco Aurelio Severino 11a, quartiere San Carlo Arena, accanto all'Albergo dei Poveri, interamente dedicato al signore del New Jersey e alla sua musica.

Sarà la sede del Pink Cadillac Bruce Springsteen fan club e dell'omonima associazione, ma anche uno spazio in cui, spiegano i «pinker» Paola Jappelli e Giovanni Scognamiglio, motori dell'operazione, «omaggiare, studiare e celebrare uno dei più grandi artisti del nostro tempo». Il centro accoglierà collezioni private di discografie e memorabilia, e ospiterà due esposizioni permanenti: «Like a vision. Bruce Springsteen e il cinema», che racconta «i rapporti del Boss con la settima arte, i film che hanno ospitato lui e i suoi brani, ma anche quelli che hanno forgiato il suo immaginario, che lo hanno ispirato»; la «Bruce Springsteen Italian magazines collection», la più completa raccolta di riviste italiane con copertine dedicate al cantautore (la prima è del 1976, «Ciao 2001»), oltre a memorabilia, poster originali, locandine, autografi, fotografie, dischi e rarità. Centinaia di pezzi raccolti negli anni da fans ed esposti oggi per i fans.
 
Pit - il nome viene dall'ex garage che ospiterà quelli di Pink Cadillac, auto simbolo del sogno americano, ma anche dal nome dello spazio sottopalco riservato ai fans ai concerti di Bruce, «funzionerà anche come centro di formazione e informazione essendo dotato di biblioteca ed archivio di fanzine e riviste italiane e straniere consultabili, nonché di una scuola di musica per divulgarne la passione tra i giovani». Uno spazio polifunzionale, che al culto principale del Boss affiancherà laicamente altre manifestazioni culturali e musicali, e che, almeno per il momento, sarà visitabile solo previo appuntamento.

Si apre il 27 ottobre con «Bruce off Broadway», con Gennaro Monti, attore invitato per rileggere passi importanti dell'autobiografia di Bruce citati nello spettacolo al Walter Kerr Theatre, e da un set acustico di cover affidate a Raffaele Pastore, Mario Scognamiglio e Sonia De Rosa.
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