Nessuna minaccia, nessuna ritorsione, soltanto un tentativo di rapina. Tony Colombo affida a Instagram la sua verità sul raid che si è consumato contro il suo studio a Secondigliano. Lo fa con cinque video, pubblicati sul suo profilo, in cui si rivolge direttamente ai fan. «Non so se ridere o piangere per quello che sto leggendo – dice il popolare neomelodico palermitano ma napoletano d’adozione – ci tenevo a fare questo video perché mi piace dare spiegazioni sempre, specie quando girano cose non vere. Si parla di un raid punitivo contro una storia d’amore… ragazzi, si è trattato semplicemente di un tentativo di rapina. Nel mio studio ho vari strumenti musicali. Hanno cercato di entrare per rubare, hanno sparato per rompere il vetro, non ci sono riusciti e si sono dileguati».
E, continua l’artista, non ci sarebbe nessun nesso con la sua relazione sentimentale con una donna che in precedenza era stata legata a un boss ucciso in un agguato. «Io e mia moglie siamo due artisti – dice – e mia moglie è una donna dalla fedina penale pulitissima.