Napoli, al San Carlo Pretty Yende l'artista esibitasi all'incoronazione di Re Carlo III

Lo spettacolo si terrà domenica 21 maggio alle 19 presso il Teatro San Carlo

Da destra a sinistra: Pretty Yende e Nadine Sierra
Da destra a sinistra: Pretty Yende e Nadine Sierra
Giovedì 18 Maggio 2023, 14:51
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Il palcoscenico del Teatro di San Carlo accoglie il ritorno di due protagoniste della scena lirica internazionale: Pretty Yende e Nadine Sierra insieme in recital domenica 21 maggio alle 19.00. Prima artista a inaugurare il Teatro, conclusi i lavori di restauro lo scorso aprile, Yende torna a Napoli dopo l’esibizione alla cerimonia di incoronazione di Re Carlo III e della regina consorte Camilla. Sierra, invece, ha vestito i panni di Gilda nel Rigoletto che in gennaio si è tenuto al Teatro Politeama.

Sarà Pablo Mielgo a salire sul podio per dirigere l’Orchestra del Teatro di San Carlo. L’ouverture da “Le nozze di Figaro” di Mozart apre una prima sezione del programma dedicata all’opera italiana in un arco che, dal belcanto di Rossini, Donizetti e Bellini, approda al romanticismo di Verdi.

Il viaggio prosegue in Europa con Nicolai e Delibes, Léhar e Offenbach. Infine Napoli e l’America: Eduardo Di Capua e la tarantella rossiniana “La Danza” si accostano a Victor Herbert e Leonard Bernstein.

La carriera di Pretty Yende, soprano sudafricano, comincia con una serie di prestigiosi premi. È la prima artista nella storia del Concorso Belvedere di Vienna a vincere, nel 2010, il più alto riconoscimento nelle due categorie di Opera e Operetta. I suoi studi, iniziati presso la South African College of Music, si concludono presso l’Accademia del Teatro alla Scala nel 2011. Fin dal suo debutto professionale, presso l’Opera Nazionale Lettone di Riga nel ruolo di Micaëla in Carmen, calca le più prestigiose scene internazionali. In Italia, accanto al Teatro alla Scala e al San Carlo, collabora con il Massimo di Palermo e La Fenice di Venezia.

Il soprano Nadine Sierra nasce in Florida. Una volta conclusi i suoi studi al Mannes College of Music di New York, prosegue con l’Adler Fellowship Program presso la San Francisco Opera. Numerosi riconoscimenti proiettano la sua carriera verso una dimensione internazionale. Nel 2017, vince il Richard Tucker Award e, nel 2018, riceve il Beverly Sills Artist Award presso il Metropolitan Opera. In Italia, collabora con il Teatro di San Carlo, La Scala di Milano, il Massimo di Palermo e La Fenice di Venezia. Nel 2018, il suo album di debutto “There's a Place for Us” viene pubblicato da Deutsche Grammophon/Universal, seguito da Made for Opera nel 2022.

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Pablo Mielgo, nato a Madrid, è il direttore stabile dell’Orquestra Simfònica de les Illes Balears e della Symphony of the Americas. È stato presto ingaggiato da prestigiose orchestre internazionali una volta conclusi gli studi presso la Escuela Superior de Música Reina Sofía e la London Guildhall School of Music. Ha assistito direttori quali James Conlon, Jesus Lopez Cobos, Daniel Barenboim e Claudio Abbado. Inoltre collabora strettamente con artisti come Juan Diego Florez, Katia e Marielle Labèque, Pierre-Laurent Aimard, Emmanuel Pahud, Midori Goto, Khatia Buniatishvili, Julian Rachlin e Radovan Vlatković.

Domenica sera il fascino irresistibile, il mito della primadonna si raddoppia: "Two is megl che one" e per giunta il prezzo del biglietto non è raddoppiato. L'opera soprattutto è una bellissima convenzione, che né Gluck, né Wagner riuscirono a modificare. Nell'opera la coerenza deve essere bandita. Nell'opera tutto è consentito e tutto può accadere.

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