Nuovo arresto per Chris Brown:
minacciò una donna con una pistola

Un frame del video pubblicato da Chris Brown prima dell'arresto
Un frame del video pubblicato da Chris Brown prima dell'arresto
di Giacomo Perra
Venerdì 2 Settembre 2016, 11:25 - Ultimo agg. 11:43
2 Minuti di Lettura

Ancora guai per Chris Brown. Non nuovo a problemi con la legge, il rapper statunitense è stato arrestato dalla Polizia di Los Angeles con l’accusa di aver aggredito una donna. A riferirlo è il portale tmz.com, secondo cui gli agenti hanno fatto irruzione nella casa del musicista dopo la chiamata al 911, il numero telefonico per le emergenze, della modella Bayle Curran. “Se qualcuno ti punta una pistola contro, cosa fai? Chiami la Polizia”, ha spiegato poi su Instagram la ragazza, che ha anche raccontato di essere stata invitata da Brown nella sua abitazione insieme ad altre persone e di “essere stata minacciata con un’arma da fuoco” a causa di un futile motivo.
 
Ricevuta la telefonata della Curran, stando alla ricostruzione di tmz.com, gli uomini del Los Angeles Police Department sono riusciti a condurre in stato di fermo l’interprete di Run It!, che poi è stato rilasciato a fronte del pagamento di una cauzione di 250mila dollari, al termine di un braccio di ferro durato oltre dieci ore. Un lungo lasso di tempo in cui il rapper, barricatosi letteralmente in casa, ha chiamato il suo avvocato e diffuso un video sui social con riferimenti poco educati nei confronti dei poliziotti. “Quando avrete il mandato per tutto quello che dovete fare, entrerete qui dentro e non troverete niente, siete degli idioti”.
 
Ventisette anni e una fama assolutamente meritata di bad boy, Brown era stato arrestato anche nell’ottobre del 2013 dopo essere stato coinvolto, insieme a una sua guardia del corpo, in una rissa fuori da un locale di Washington. Nel 2009, invece, il cantante fu denunciato dall’allora fidanzata Rihanna, che aveva appena divulgato alcune foto in cui mostrava, nel viso e nel corpo, i segni della brutale aggressione del compagno, per maltrattamenti e violenze. Per quelle percosse, Brown, che ammise la sua responsabilità, affermando di aver picchiato la ragazza sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, fu condannato a cinque anni di libertà vigilata.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA