«Quando poi si ammalano, vengono curati e guariscono, si scusano. #negazionisti». Firmato (su Twitter) Paola Turci. E apriti cielo: pioggia di insulti, attacchi, critiche. Parolacce, tante. Accuse. La cantante romana da giorni combatte la sua battaglia contro chi nega l'esistenza del Covid. “Colpa” di un tweet in cui citava il titolo di un'intervista di un medico. «Negazionisti? Qui ne curiamo tanti, usciti si scusano», il titolo esatto ripreso su un giornale. «Per le bestie: al post di ieri ho omesso la fonte», il tweet della cantante per precisare il perché della sua denuncia pubblica. Bestie le chiama. Senza alcun timore.
In tre giorni un centinaio di messaggi di insulti, questo è tra i più delicati. Vado a vedere chi sono, come si descrivono e .... niente, son tutti uguali. https://t.co/2bzVtaTtNy
— Paola Turci (@paolaturci) December 2, 2020
«In tre giorni un centinaio di messaggi di insulti, questo è tra i più delicati.
Quando poi si ammalano, vengono curati e guariscono, si scusano. #negazionisti
— Paola Turci (@paolaturci) November 29, 2020
La Turci però, trova anche molta solidarità in rete. E va sottolineata. Come quella del virologo Roberto Burioni: «Questo lo trovo poco creativo, manca di riferimenti alle multinazionali, ai poteri occulti, a complesse reazioni chimiche, alla pericolosità delle mascherine», twitta con ironia. «Lascia perdere», scrive semplicemente Fiorella Mannoia. «Paola non ci pensare perché tu sei migliore di loro. Noi ti amiamo perché sei una persona speciale ,straordinaria , vera ,allegra ,solare. E fai vibrare i nostri cuori . E noi siamo e saremo sempre con te . Ti voglio un bene dell'anima ti mando un grosso abbraccio e bacione», replica Sara. Solo uno dei tanti utenti, fortunatamente la maggior parte, in difesa della Turci.
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