Piero Pelù compie 60 anni (e mezzo secolo di musica) ed è alle prese con le prove de "L'Ultimo girone", il tour con i Litfiba che partirà da Padova il 26 aprile. «Se penso a quanti se ne sono andati della mia generazione, portati via dall’eroina, è un miracolo» dice in un'intervista al Corriere della Sera.
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Pelù e la musica
Una folgorazione, quella per la musica, avuta a Parigi a 11 anni quando ascoltò Paranoid dei Black Sabbath, dice all'Adnkronos. «Prima sentivo le fiabe sonore, che avevano musiche bellissime, poi ho avuto dei flash da Little Tony, Enzo Jannacci, Adriano Celentano e Giorgio Gaber.
E Sanremo? Pelù ci è stato nel 2020: «Volevo provare un palco dove non ero mai stato. Erano i 40 anni della mia carriera», ricorda. E l'edizione di quest'anno? «Ho visto i vincitori Mahmood e Blanco: bravissimi», dice. Nella carrellata di ricordi ce n'è anche uno che riguarda Raffaella Carrà. «A The Voice ho scoperto che fumava come una camionista turca: pensi un po’, il rocker che doveva rimproverare la conduttrice perbene».
Per il 60 anni, si regalerà un'Alfa Romeo vintage, une delle sue passioni: «Le macchine sono un pò come la musica, ti danno la libertà di viaggiare. Io ho voluto fare il musicista soprattutto per avere questa opportunità, per girare il mondo».
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