«Il Live at Pompeii dei Pink Floyd è una pietra miliare del rock, un pezzo di storia». Così il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio, annunciando all'Adnkronos, in occasione del 50° anniversario del film-concerto girato dai Pink Floyd negli scavi archeologici dal 4 al 7 ottobre 1971 e pubblicato l'anno seguente con il titolo «Pink Floyd: Live at Pompeii», una serie di iniziative per ricordare e onorare uno dei momenti più iconici della storia del rock.
Di quel concerto l'«Echoes' si sente chiaramente tutt'oggi», dice Lo Sapio, giocando con il titolo del lungo brano che, diviso in due parti, attraversa l'intero concerto del quartetto composto da David Gilmour, Roger Waters, Richard Wright e Nick Mason.
«Tantissime persone - racconta il primo cittadino - varcando la soglia dell'Anfiteatro pensano immediatamente alle immagini immortalate da Adrian Maben e ai suoni memorabili dei Pink Floyd.
Un concerto tra l'altro «nato da una disavventura: il regista Adrian Maben fu rapito dall'atmosfera dell'Anfiteatro quando, al crepuscolo, arrivò in un Anfiteatro ormai segnato dalle ombre della sera in cerca del passaporto perduto. Fu un colpo di fulmine che dura ancora oggi, 50 anni dopo».