Radio Crc diventa Radio Baby: meno cronaca, più neomelodici

Radio Crc diventa Radio Baby: meno cronaca, più neomelodici
di Stefano Prestisimone
Lunedì 27 Dicembre 2021, 10:51
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Dopo 45 anni, Radio Crc, ovvero Centro Radiodiffusione Campania, cambia pelle. Una piccola rivoluzione interna con trasformazione di contenuti e target e nome nuovo: da oggi si chiama infatti Radio Baby per Crc, con sottotitolo «fatte nu' giro a Napoli», che è piuttosto esemplificativo del nuovo corso. Molto più napoletano, popolare, con meno approfondimenti e cronaca e in scaletta anche musica neomelodica.

Un nuovo corso che non è stato indolore. Corrado Gabriele, l'ex assessore regionale bassoliniano, fratello dell'editore Tommaso Gabriele, ha declinato l'invito a restare nella nuova radio non condividendo le scelte. «L'emittente ha deciso di fare una nuova esperienza, di altro stampo, e quindi dopo oltre 40 anni il marchio di Radio CRC Targato Italia in Fm non ci sarà più, sostituito da Radio Baby», sottolinea Corrado Gabriele: «Crc sarà possibile ascoltarla sul digitale tv o su Dab, ovvero digital audio broadcasting, la nuova frontiera.

Roba per pochissimi. È una scelta operata per trovare spazi commerciali vitali, un nuovo target. Ebbene la scelta la comprendo, la rispetto anche perché salvaguarda i posti di lavoro e sotto questo aspetto Radio Crc è un esempio di serietà, ma ritengo che la mia trasmissione mattutina di approfondimento e inchiesta Barba&Capelli non sia compatibile con la nuova radio che nasce. I miei dialoghi quotidiani con padre Gennaro Matino poco hanno a che fare con un certo tipo di scelte musicali».

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Dello stesso parere anche Antonio Menna, giornalista e scrittore che due volte a settimana affiancava Corrado Gabriele. Il fratello di Corrado, Tommaso Gabriele, editore assieme a Giovanni Chianese e Franco Romano, chiarisce: «In realtà questo nuovo corso è gia cominciato mesi fa, una trasformazione graduale che ora ci porta a cambiare anche il nome. Ma la proposta è molto simile a quella degli ultimi tempi, con speaker Luca Sepe, Gianluca Manzieri o Diego Maradona junior, programmi di intrattenimento popolari. Pensiamo che andare in questa direzione sia una buona idea a livello commerciale e di ascolti, la tendenza napoletana sarà forte e siamo convinti che pagherà. Ma il marchio Crc è sempre presente, continueranno i programmi su app, sul digitale e su Dab così come su app ci saranno i nuovi marchi Radio Franco, Radio Friendly e Radio Napoli 24. È un modo per diversificare l'offerta in un periodo di crisi del mezzo radiofonico. Invece di chiudere o vendere abbiamo scelto quest'altra strada, il rilancio. L'addio di mio fratello? Ne fa una questione personale, ideologica».

L'operazione Radio Baby porta la firma di Ettore Petraroli, direttore artistico. «La casa madre è sempre Crc, ma la famiglia si allarga», sostiene Petraroli, «il prodotto molto napoletano lo proponiamo già da un po', adesso viene ratificato anche attraverso anche un cambiamento del nome. Non è una rivoluzione è un passaggio. E spostiamo sul digitale tutti quei prodotti che sono per un pubblico diverso, che se ti vuole ascoltare ti cerca».

Il tutto, naturalmente, si inserisce nella trasformazione in atto nel settore, con la crisi pubblicitaria, l'emersione del digitale che sul fronte radiofonico ritarda ancora a dare i suoi frutti, la difficoltà delle radio locali a tenere testa ai network, il bisogno di essere sempre più social.
 

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