Dum Dum Republic, reggae di Don Ciccio sulla spiaggia di Paestum

Musica dai mille colori
Musica dai mille colori
di Luca Visconti
Domenica 22 Aprile 2018, 14:36
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L’energia, il cuore e le radici direttamente in Africa con un live al Dum Dum Republic con Don Ciccio e i Teranga Brothers, oggi dalle 16,30, ad inaugurare un lungo week end che si concluderà con il concerto di Brusco il prossimo 25 aprile. Musica per rompere gli schemi, in una vertigine emozionale in perenne bilico tra desiderio di libertà e integrazione tra culture e suoni, in un dialogo multietnico teso a superare confini e barriere. A fare da sottofondo il ritmo ancestrale dei tamburi, che si accompagna allo spettacolo del sole che, all’orizzonte, tramonta a mare.

Musica indipendente dal basso e ritmo in levare, dai suoni della Jamaica, dallo shuffle alla street dance, all’r’n’b allo ska, in un legame stretto con la dimensione sociale in perenne divenire. Una passione nata ascoltando le radio pirata a Londra, quella di Don Ciccio, dj e producer, pioniere della musica reggae in Italia e fondatore dell’etichetta Love University. Una collezione di oltre 10mila dischi in vinile e 45giri, che dal sound system e il supporto in vinile si allarga perà al digitale. È proprio dall’amore per il reggae Uk anni ’80 che, una volta rientrato in Italia, nasce l’etichetta d’amore Love University, ancorata al Sud e pronta ad investire su giovani di talento.

Dj ufficiale e produttore di Mama Marjas dal 2009, Don Ciccio è ideatore del format musicale “Party Hard”, che spazia dalle musiche della diaspora del neri africani negli ultimi 400 anni alla Jamaica e a Cuba, in un mix esplosivo di Soca (Trinidad e Tobago), Dancehall (Giamaica), Kuduro (Angola), Dembow (Repubblica Domenicana), Funk, HipHop, Elettronica, Afro Beat (Nigeria), Samba (Brasile), Salsa (Cuba).

Nell’ultimo anno e mezzo si dedica al progetto “African Party”, il party afrobeat del sud Italia che finanzia l’alfabetizzazione degli immigrati a Taranto. Né una dancehall, né una festa di comunità, ma una serata mensile in cui centinaia di ragazzi italiani e africani danzano insieme perché «l’africa è il futuro – spiega Don Ciccio – e la musica è il miglior modo per capirsi».

In apertura, in consolle, i Teranga Brothers, collettivo di poeti e musicisti, con una musica che parla di gioia, di libertà, di speranza, ma soprattutto di un’umanità che vuole ritrovarsi in un movimento d’insieme, nella sua unicità, oltre il colore della pelle e le barriere culturali.
 
 
 
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