Renato Zero: «Ecco il mio Atto di fede. E al Circo Massimo mi trasformo in gladiatore»

Il cantautore: "Un disco-oratorio per avvicinarsi a Dio."

Renato Zero: «Ecco il mio Atto di fede. E al Circo Massimo mi trasformo in gladiatore»
di Ida Di Grazia
Giovedì 7 Aprile 2022, 06:45 - Ultimo agg. 15 Aprile, 19:01
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Un nuovo album che è anche un’opera editoriale, “Atto di fede”, e quattro concerti al Circo Massimo per festeggiare i 55 anni di carriera e i settanta (più due) di vita. Renato Zero torna in grande stile e, pur non svelando troppo, accende la curiosità dei presenti alla conferenza stampa organizzata in Campidoglio. Il nuovo album “Atto di fede” è un ambizioso progetto bifronte, in forma di oratorio, libro e doppio cd, in uscita domani, in cui si alternano diciannove brani inediti di musica sacra composti dal cantautore e altrettanti scritti affidati ad attori, politici, sportivi, religiosi tra i quali Sergio Castellitto, Walter Veltroni, Lella Costa, Giovanni Soldini, don Antonio Mazzi, Oscar Farinetti e Alessandro Baricco. «Un oratorio per accarezzare Dio da vicino - lo definisce Zero - Un lavoro che difendo: parlo della fede mettendola nelle condizioni di riaccendere il dialogo. La fede in fondo - aggiunge - è la chiave che ci permette di osare, di andare oltre le nostre capacità e potenzialità. La fede ci dà il coraggio di saltare. E dobbiamo saltare per prevaricare il dubbio, il sospetto. Dobbiamo avere il coraggio di sentirci difettosi e inadeguati».

 


Ma la sorpresa più grande per i fan è ovviamente il ritorno al live con “Zerosettanta”: quattro concerti-evento il 23, 24, 25 e 30 settembre. «Divento gladiatore per conquistarmi ancora una volta l’applauso.

Abbiamo digiunato per due anni abbondanti, sono stato lontano dal palco ma vicino al marciapiede, questo ha aiutato la mia stabilità emotiva e il Circo Massimo premia la mia romanità - spiega - Il pubblico per me è una presenza che non si distacca dall’incontro anche casuale nella strada, è chiaro che quando mi preparo per un concerto, in quella liturgia che è mistica, mi devo preparare a consegnarmi vergine ogni volta alle attenzioni e alle aspettative di un pubblico che si aspetta da me nuove sensazioni. Tutto questo tempo non ha inciso negativamente solo perché ho continuato a essere operativo. Scrivendo ho colmato quel vuoto».


Nessun particolare trapela su allestimenti e costumi, ma «non vedrete mai qualcosa di già visto, aspettatevi di tutto, come sempre - avvisa il cantautore romano - Avrò l’accortezza di modificare la playlist tutte le sere affinché quegli ostinati che hanno comprato i biglietti per tutte le sere abbiano uno spettacolo sempre diverso».
E la voglia di festeggiare i suoi 70 anni con due anni di ritardo è tanta (Zero è nato il 30 settembre del 1950): «Questi 72 anni sono più preziosi dei 18. I 18 erano prospettiva del futuro, questi che verranno devono essere pieni di cose alte e importanti, il mio futuro è più corto ma voglio essere vivo e presente quando lo vivrò».

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