Non è bastata nemmeno la risposta ricevuta dal presidente Mattarella, che li ringraziava per aver scritto una missiva al Quirinale e chiedeva di poter ascoltare il loro disco. La giuria di Sanremo non si è impietosita neanche stavolta, a 25 anni dal trionfo dei Jalisse con "Fiumi parole". Ed è arrivato il ventiquattresimo no su 24 tentativi di tornare al Festival del duo, con 24 canzoni diverse. I due non l'hanno presa bene e si sono sfogati sui social: «Questa volta lasciamo parlare le persone. E tornano in mente le pagine dello storico giornalista e vice direttore del celebre Tv Sorrisi e Canzoni Gigi Vesigna (nel libro con la prefazione di Antonio Ricci). La famosa ripartenza non è per tutti. Noi Jalisse non abbiamo spazio sul pentagramma del Festival di Sanremo, ma si può parlare di noi e fare citazioni. Quale canzone abbiamo presentato quest’anno per Sanremo 2022? Un brano sulla ricerca di noi stessi e su cosa dobbiamo ricordare per tornare ad essere chi eravamo: titolo: È proprio questo quello che ci manca».
Nel 1997 i Jalisse vinsero il 47° Festival da outsider, tanto che quella circostanza è considerata ancora oggi un vero e proprio “mistero Sanremo”, o forse un caso da non replicare visti gli interessi in gioco.