«Si ll’ammore è ‘occuntrario d’a morte», in arrivo il 24 febbraio il nuovo album di Raiz

Annunciate anche le prime date del tour il 25 febbraio al Teatro Trianon Viviani di Napoli e il 15 aprile all' Auditorium Parco della Musica/Sala Petrassi a Roma

Raiz
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Mercoledì 15 Febbraio 2023, 18:33
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Esce venerdì 24 febbraio il nuovo album di RAIZ «Si ll’ammore è ‘occuntrario d’a morte», una personale raccolta di alcuni dei brani più significativi di Sergio Bruni. Dopo oltre 30 anni di carriera come voce degli Almamegretta, quattro lavori da solista, la vittoria della targa Tenco nel 2014 nella categoria miglior interpret” per l’album «Dago Red» realizzato insieme a Fausto Mesolella e l’EP «Napoli C.le / Dusserdorf» (2021) in collaborazione con il rapper Lucariello da cui è stato estratto «Aria», brano che ha aperto la stagione finale della serie televisiva Gomorra, Raiz pubblica «Si ll’ammore è ‘occuntrario d’’a morte», omaggio intimo e rispettoso ad uno dei cantanti partenopei più popolari del secolo scorso e che più lo ha influenzato nel corso della sua carriera.


Un lavoro appassionato, tra narrazione e suono, che ripropone dieci brani di Bruni eseguiti insieme ai membri dei RadicantoGiuseppe De Trizio e Adolfo La Volpe ai liuti, Francesco De Palma alle percussioni, Giovanni Chiapparino alla fisarmonica e Giorgio Vendola al contrabbasso.

Raiz parla così del disco: «Ho sempre cantato Sergio Bruni, o meglio lui ha sempre cantato dentro di me. La sua musica ha attraversato la mia infanzia, accompagnando gioie e dolori della mia famiglia; le sue canzoni appartengono alla collettività dei napoletani. Il mio tributo dunque va oltre quello dovuto all’immenso artista: questo album è un omaggio al mondo che mi ha generato e donato tutti i mezzi espressivi. Ho registrato questi brani con un rispetto quasi religioso, un ringraziamento alla mia città attraverso l’opera di uno dei suoi artisti più rappresentativi.»


«E’ stato un viaggio non sempre facile» - continua Raiz - «poiché le emozioni che queste composizioni evocano sono forti: il solo indugiare su alcune note mi ha riportato al tempo della mia fanciullezza e possibilmente ancora più indietro, fino a toccare il cuore delle generazioni che mi hanno preceduto. Oggi mi sento più completo e in pace, come chi compie un dovere a lungo disatteso. Grazie dunque a Sergio Bruni e grazie a Napoli: madre, amante, dea. Questo album è dedicato alla memoria di mia madre Anna Esposito, senza la quale non avrei saputo cantare neanche una parola, e alla vita di mia figlia Lea, alla quale spero di saper trasmettere l’amore per questa musica.»

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