Totò Poetry Culture è il duo composto dal poeta-performer Gianni Valentino e dal musicista-producer Lello Tramma che rielabora la produzione poetica del Principe in un arcobaleno di musica elettronica. Per celebrare il 70° compleanno di “Malafemmena” [1951-2021], il duo ha pubblicato l’11 agosto il videoclip del primo episodio di questa narrazione, il mashup “Core analfabeta / Ammore perduto”. Lo scorso 2 novembre, all’Auditorium Novecento Napoli, Valentino e Tramma hanno tenuto lo showcase ufficiale di presentazione live del progetto in occasione dell’evento “70 volte Malafemmena”. Martedì 23 novembre, tra atmosfere dub, funk, edm, house e electro, il duo torna non soltanto con un nuovo videoclip, “Che me manca”, divulgato in anteprima su Fanpage e ambientato nelle lande irpine, ma con ben 4 nuove tracce distribuite sulle piattaforme digitali: “Che me manca”, “’A cchiù sincera”, “Voglio 1bene ê femmene” e “’A ‘nnammurata mia”. Una poesia sulla solitudine, una dedicata a sua madre, un omaggio alla seduzione e una fragilissima ode all’amore sono così il poker che il duo offre agli appassionati di Totò in attesa che a Natale arrivi un vinile con 2 tracce. Sul lato A ci sarà così la Malafemmena elettronica.
Antonio de Curtis, più noto con lo pseudonimo Totò, è stato autore di decine di poesie: amorose, familiari, sociali. E di alcune memorabili canzoni che tutt’ora si cantano ovunque nel pianeta. La sua maschera al cinema e a teatro ha però – spesso e involontariamente – allontanato gli ammiratori, addirittura i più devoti, dai versi che ha firmato in autonomia creativa e che solo più tardi sono stati compresi nella loro dimensione, nella passione e nella profondità. C’è un senso ritmico e musicale innato – pur essendo egli analfabeta di pentagramma – nell’artista napoletano e il progetto Totò Poetry Culture ne rigenera le fonti e lascia che queste risorgano proprio nell’anno del 70° anniversario di quel monumento all’amore maledetto e disgraziato: Malafemmena. Dal focus rétro dedicato esplicitamente alla signora e moglie Diana Bandini Rogliani, che Totò soprannominava affettuosamente Mizuzzina, l’avventura musicale si irradia con una serie di esperimenti digitali e analogici abbinati alle liriche di Totò (i versi sono raccolti nel libro "Antonio de Curtis, Il principe poeta" a cura di Elena Anticoli de Curtis e Virginia Falconetti – Colonnese editore).
«Poesia e musica elettronica trovano la loro simbiosi», racconta Gianni Valentino, ideatore del progetto e voce recitante/performer per Totò Poetry Culture. «Lo spoken word e il groove sonoro sono stati creati all’unisono.
Dal canto suo, il producer/musicista Lello Tramma aggiunge: «Dopo venti anni di produzioni, album, concerti, collaborazioni con artisti italiani e internazionali, sono felice di aver partecipato finalmente a un progetto nel quale non ricopro il ruolo del leader in primo piano. Mi fa sentire più rilassato e pure più responsabile perché sono cresciuto musicalmente e sono più consapevole. Talvolta è piacevole restare leggermente dietro le quinte. Sempre a suonare».