Vasco Rossi apre la stagione dei concerti a San Siro. Fan in tenda da giorni, «è il nostro pellegrinaggio laico»

Vasco Rossi apre la stagione dei concerti a San Siro. Fan in tenda da giorni, «è il nostro pellegrinaggio laico»
Sabato 1 Giugno 2019, 22:01 - Ultimo agg. 22:29
2 Minuti di Lettura
«Non c'è altro dio all'infuori di Vasco, dormiamo in tenda da giorni nel piazzale dello stadio per poter arrivare sotto al palco. Questo è il nostro pellegrinaggio laico». Marco ha la faccia stanca ma appena parla di «lui» non la smette di sorridere. È arrivato a metà settimana da Ancona e assieme ai due amici compone la piccola comunità di irriducibili campeggiatori della musica. Per essere qui ha mentito a tutti. In ufficio ha detto che sarebbe andato da uno specialista della spalla per seguire una terapia, la ragazza sa che sta lavorando a un progetto a Chieti.



«Per Vasco questo e altro, non potevo perdermi il suo record». Ha ragione, non è da tutti fare sei sold out di fila a San Siro, soprattutto se il conto finale porta a 29 concerti in altrettanti anni. «Non c'era riuscito nessuno, neppure io», ha detto ieri Vasco in conferenza stampa. Il «Vasco Non Stop Live 2019» comincia stasera ma l'atmosfera è quella della festa che va avanti da 40 anni. Babbo Vasco ha cresciuto generazioni che oggi si incontrano sul prato e, per una volta, nessuno rimprovera all'altro di vivere nel tempo sbagliato.



A Milano fa caldo, il «VNSL» ha aperto la stagione dei concerti e forse anche quella delle canotte.
I più audaci, il popolo delle tende, dal pomeriggio prende il sole sotto al palco, un palco gigantesco, 100 metri di larghezza per 33 di altezza, come un palazzo di 11 piani. Vasco accoglie tutti nel suo cortile. «Se la gente compra il biglietto si suona, altrimenti si va a casa», ha detto ieri nel suo modo spiccio di chi - nonostante il successo - sa che «non lo ha ordinato il medico di fare la rockstar». Non ci sarebbe bisogno, lui lo era e lo è ancora. E se qualcuno avesse un piccolo dubbio non può che ricredersi appena sale sul palco accolto da un'ovazione che gli abitanti di San Siro non sentivano dal triplete dell'Inter. Solo che l'urlo da sold out dura ore, accompagna ogni respiro del santone di Zocca. Non ha bisogno di coristi perché ne ha migliaia perfettamente intonati dopo decenni di concerti assieme.
© RIPRODUZIONE RISERVATA