Il Gallo ringrazia Vasco Rossi dopo il trapianto di fegato: «Presto di nuovo con lui sul palco con il mio basso»

Il Gallo ringrazia Vasco Rossi dopo il trapianto di fegato: «Presto di nuovo con lui sul palco con il mio basso»
Il Gallo ringrazia Vasco Rossi dopo il trapianto di fegato: «Presto di nuovo con lui sul palco con il mio basso»
Mercoledì 7 Ottobre 2020, 13:20 - Ultimo agg. 20:07
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La fine di un incubo e la prospettiva di tornare al più presto a suonare il basso a fianco di Vasco Rossi. E'  Claudio Golinelli, il Gallo, di Imola, storico bassista del Comandante: «L'unica malattia da cui nessuno potrà farmi guarire è la voglia di tornare sul palco. Non sto più nella pelle per la voglia di tornare a suonare, penso che accadrà entro l'anno».
 

Il concerto del "Gallo" di Vasco Rossi interrotto dai carabinieri a Priverno: il bassista vola a Bologna per il trapianto di fegato

L'apertura della serata inaugurale del concerto rock della band del "Gallo Team" è stata interrotta bruscamente da Claudio Golinelli , detto appunto il "Gallo ", storico bassista del mitico Vasco Rossi , per un imprevisto legato a gravi motivi di salute.

Sono stati i carabinieri a prelevarlo in tutta fretta.


Vasco Rossi, ricoverato dopo un malore il bassista Claudio Golinelli
Vasco, il bassista Andrea Torresani al posto del “Gallo” ricoverato


Esordisce così il musicista di 69 anni in un'intervista al Resto del Carlino in cui racconta il trapianto di fegato subito un paio di settimane fa.

«Il mio fisico - racconta il musicista - pare stia rispondendo molto bene all'operazione. In questi anni devo ammettere di averlo un po' maltrattato, ma il mio corpo non ha mai smesso di lottare».

 

Quella corsa nella notte


Il bassista di Vasco, dopo aver ringraziato i medici, «in particolare Fabio Piscaglia e Matteo Cescon del reparto Trapianti del Sant'Orsola di Bologna», ha raccontato dell'interruzione di un concerto nel Lazio, a Priverno, in provincia di Latina, per correre a tutto gas sull'autostrada del Sole fino a Bologna per farsi operare: «Mi hanno telefonato l'11 settembre dall'ospedale di Bologna: 'Siamo pronti ad operarla alle 21 e 30'. Ero a Latina. Dopo sono stato 'bacchettato' perché sarei dovuto rimanere almeno in Emilia Romagna e invece dovevo suonare a un concerto nel Lazio. Però ha iniziato a piovere e siamo partiti alla volta di Bologna».

Golinelli ha parlato anche del Covid: «Già nei primi mesi della pandemia ho visto i reparti riempirsi di gente in fin di vita. Io era in lista per il trapianto già da più di un anno, ma ho dovuto aspettare ancora perché nel periodo dell'emergenza si occupavano giustamente dei casi urgenti».

Infine sulla vicinanza del rocker di Modena, in questo momento: «Mi ha sempre sostenuto. Lo ha fatto con la sua solita eleganza - aggiunge Golinelli a proposito di Vasco Rossi - telefonando prima a mia moglie per non disturbarmi».

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