«Way out», ​ricantaNapoli sul Mattino.it: alle 10 il primo show con Tony Esposito

«Way out», ricantaNapoli sul Mattino.it: alle 10 il primo show con Tony Esposito
di Federico Vacalebre
Mercoledì 14 Aprile 2021, 21:00 - Ultimo agg. 15 Aprile, 18:52
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Facciamo così: vediamoci al concerto stamattina. Fingiamoci «Gente distratta», come il titolo di uno dei suoi primi cavalli di battaglia che Tony Esposito rileggerà alle 10 sul sito de «Il Mattino», e poi sulle pagine social del giornale, inaugurando «Way out/Ripartiamo», rassegna di live streaming immaginata come un esorcismo un po’ esortativo e un po’ imperativo. II fronte del palco è chiuso da inizio pandemia, è il settore che più ha pagato il dazio del coronavirus e dei suoi annessi e connessi. Dal vivo sul web non sarà la stessa cosa che in un club o in piazza, ma... ripartiamo. 

Ripartiamo noi, ripartiamo con i suoni newpolitani che, dagli anni Settanta del signore delle percussioni, e di Lino Vairetti (anche lui in scaletta nelle prossime otto puntate, sempre on line il giovedì alla stessa ora) ad oggi non hanno mai smesso di rinnovarsi.

Ripartiamo con realtà conclamate, promesse in fiore, voci veraci o adottive: Fabrizio e Aurelio junior Fierro, M’Barka Ben Taleb, Dario Sansone dei Foja, Monica Sarnelli, Sara Tramma, Roberto Colella, le EbbaneSis. 

Ripartiamo alla faccia di quelli per cui in uno stadio ci possono entrare 16.000 tifosi di calcio e solo 1.000 musicofili. Ripartiamo tra brani originali e omaggi a Pino Daniele, a Franco Del Prete, a Lucio Dalla, ai classici partenopei.

Ripartiamo in direzione ostinata e contraria, quelli di chi è convinto che la musica sia pane quotidiano, necessario per una vita che sia degna di essere vissuta. 

Ripartiamo come tossici a rota, godiamoci le percussioni di Tony come un vaccino emotivo alla clausura, alla vita prigioniera, alla paura dell’altro oltre che del virus. 

Ripartiamo, ri-respiriamo, risentiamo il ritmo dei tamburi e del nostro cuore, facendo finta di essere nel nostro club preferito, in un teatro con le poltrone rosse e gli stucchi dorati, sotto un palco di un festival. La «Way out», la via d’uscita, ancora non c’è, speriamo arrivi presto, speriamo non si dimentichi di noi che adoriamo Maradona, ma anche Miles Davis e Fabrizio De André, Bela Bartok e James Brown.

Ripartiamo, in fondo in qualche modo stiamo resistendo al virus, lo stiamo combattendo armati di mascherine e rispettando le regole. Verrà il giorno del vaccino, verrà il giorno del primo concerto (in presenza) prossimo venturo. Intanto, godiamoci questi live. CantaNapoli: a distanza, certo, ma se ci proviamo, ci sentiremo stranamente vicini gli uni agli altri. È una via d’uscita anche questa, non diamogliela vinta a quel mostro del Covid. Musica, maestro, musica.

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