Zitti e buoni, Clementino diventa Clemenskin con i Maneskin

Zitti e buoni, Clementino diventa Clemenskin con i Maneskin
di Federico Vacalebre
Domenica 30 Maggio 2021, 11:00
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Fuori di testa, ma simile a loro. «Zitti e buoni» in versione Clemenskin potrebbe essere la via italiana al crossover rock/rap, la nostra «Walk this way», insomma, pensando all'incrocio Run Dmc/Aerosmith. Annunciata da una foto sui social, rivelata poi da un video su Instagram ieri, la rilettura di «Zitti e buoni» di Clementino spacca e aggiunge un tassello all'inesorabile ascesa dei Måneskin: dai concertini romani per strada in via del Corso al secondo posto all'edizione 2017 di «X Factor» alla vittoria al Sanremo 2021, al trionfo al recente «Eurovision song contest» con conseguente prenotazione di un tour europeo ed inattesa conquista delle classifiche del Vecchio Continente, persino quella inglese. «Zitti e buoni» si è posizionata al diciassettesimo posto della «Uk weekly single chart»: per la prima volta dopo trent'anni un brano in italiano, rock per di più, è entrato nella top 20 britannica. Oltre 30 le nazioni in cui Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan - con oltre 52 milioni di streaming per il brano - si piazzano ai primi posti delle hit parade. 

Il rapper newpolitano, appena uscito con un nuovo singolo, «Señorita», diviso con Nina Zilli, usa il riff di «Zitti e buoni» e il suo clangor di chitarra elettrica per un flow travolgente: «Dalle origini spinto dal battito...

sulla traccia da Napoli salirò... Loro non sanno che sto parlando del fango che mi ha sporcato da quando volevo fare la rockstar». Ok, il tiro è giusto: «Damme nu beat, sta shit funziona», conferma Iena White sullo scratch che arricchisce il groove. 

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«Stavo ascoltando il brano quando mi sono venuti spontanei dei versi che interagivano perfettamente con la struttura del pezzo», racconta Clementino, «così ho provato a registrarli, a metterli sulla base e vedere se funzionavano. Non è un singolo, non è un brano per Spotify o su YouTube, solo una storia su Ig, un esercizio di stile, una clementinata. Io devo rappare sempre: più pop e latino con Nina Zilli, poi underground, o hardcore, o reggae o come volete voi, basta che rappo. E, con i Måneskin, grazie ai Måneskin, rappo anche rock and roll». Damiano, sempre via Instagram, ha dimostrato di gradire: «È successo un fatto strano. Ventiquattr'ore dopo aver registrato il brano ero a Roma, sono uscito per fare una commissione e ho incontrato... i Måneskin», conclude il Maccaro (così all'anagrafe). «Sono simpaticissimi, fuori di testa come me e diversi da tanti. Ci siamo anche fatti una foto insieme».

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