Per l'edizione numero 70, la prossima, in programma dal 4 all'8 febbraio 2020, Sanremo esce dall'Ariston ed invade la città, resuscitando i sogni di grandeur - per quanto la crisi e le casse di Viale Mazzini lo possano permettere - degli anni Ottanta baudiani, anni di Festival extralarge, con collegamenti in diretta da palarock montati in riva al mare e la città intera attraversata dalla caccia al divo e al divetto di turno.
Extralarge quest'anno dovrebbe essere la passerella, finora montata davanti all'Ariston per darsi il contegno di un'entrata glamour e destinata ad essere ben più lunga, collegando il teatro con il Palafiori, passando per la centralissima piazza Colombo, che sarà chiusa al traffico. Il Palafiori sarà il regno delle troupe di Viale Mazzini, qualcuno suggerisce di ribattezzarlo direttamente PalaRai, anche se continuerà ad ospitare anche le iniziative collaterali di Casa Sanremo. L'ultimo piano sarà riservato a Fiorello, che da qui - a parte le irruzioni all'Ariston fondamentali per lo spettacolo e il suo share - condurrà «L'altro festival», il programma che prende il posto del Dopofestival e andrà in onda solo su RayPlay, dove, annuncia il conduttore-direttore artistico Amadeus, «sposteremo anche l'incontro giornaliero degli artisti e dirigenti Rai con la stampa. Da un lato abbiamo il teatro, dall'altro un linguaggio più vicino al web e ai giovani». Al Palafiori/Palarai faranno base anche gli altri programmi che più spalmano sui palinsesti della tv pubblica il richiamo della terra dei cachi: «La vita in diretta», «Uno mattina» e «Italia sì» di Marco Liorni, già usato per il lancio dei finalisti di «Sanremo Giovani».
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Il red carpet allungato vuole essere una sorta di «walk of fame»: «Ci saranno i nomi dei 69 vincitori, quest'anno il Festival della canzone italiana sarà diffuso in città», conferma il presentatore-Solito Noto. Che si troverà ogni sera, verosimilmente, a lanciare anche i collegamenti con piazza Colombo: fino all'anno scorso riservata ai grandi network ed alle loro postazioni promozionali, quest'anno è stata requisita dalla Rai, che ha lasciato uno spazio solo a Casa Siae, e monterà qui il palco dove dovrebbero apparire ospiti stranieri ed italiani. «Faremo in modo di avere artisti attuali», promette senza sbottonarsi Amadeus, che sogna Lady Gaga ma potrebbe accontentarsi di Chiara Ferragni, Diletta Leotta e Lewis Capaldi. Da quel palco esterno potrebbero entrare nelle case di milioni di italiani Zucchero, Jovanotti, Tiziano Ferro...
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Intanto, si lavora al cast dei big, sperando che l'aver fatto a meno dell'eliminazione possa conquistare qualche vero campione: Amadeus annuncerà il cast (che potrebbe essere cencellianamente allargato da 20 a 24) il 6 gennaio, durante la puntata di «I soliti ignoti» dedicata alla Lotteria Italia: «In una serata già importante ho pensato di dare i nomi dei cantanti e anche di averli tutti insieme in studio al Teatro delle Vittorie, sarà una grande festa».
Prima sarà il momento di scegliere le nuove proposte da promuovere in gara: quest'anno non si potrà ripetere l'effetto Mahmood, con un giovane asso-pigliatutto, le due categorie avranno due vincitori differenti. Il 19 dicembre, in diretta su Raiuno, scopriremo i nomi degli 8 ragazzi destinati a cercarsi un posto al sole in febbraio: due verranno dalla selezione di «Area Sanremo», uno da «Sanremo young», altri cinque dalla gara al via oggi, alle 16.40, con la prima semifinale ospitata appunto da «Italia si» su Raiuno: Federica Abbate, già autrice di successo, canterà «I sogni prima di dormire»; Ainé («Van Gogh»); Fadi («Due noi»); Fasma («Per sentirmi vivo»); Leo (figlio di Alessandro) Gassmann («Vai bene così»); Nova («Resta»), Samuel Pietrasanta («E dove sarai tu»); Raim («Labirinto»; Marco Sentieri (all'anagrafe Pasquale Mennillo di Casal di Principe), 34 anni, unico campano napoletano («Billy Blu», una storia di bullismo), Thomas («Ne 80»). Solo cinque di loro arriveranno alla finale del 19 dicembre, altrettanti tra i protagonisti della seconda manche, sabato prossimo: Avincola con «Un rider»; Eugenio in Via di Gioia con «Tsunami»; Giulia Mutti con «Romanzo cattivo»; Jefeo con «Un due tre stella»; Libero con «La casa del vento»; Mike Baker con «Stupido»; Nico Arezzo con «Volo»; Rèclame con «Il viaggio di ritorno»; Simona Severini («Una cosa bella»); Shari con «Stella».
Festival di Sanremo extralarge: non solo all'Ariston, passerella al Palafiori
di Federico Vacalebre
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Sabato 23 Novembre 2019, 09:00
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