Sanremo2017, le ultime sorprese:
Cracco, Montesano e il Kosovo

Sanremo2017, le ultime sorprese: Cracco, Montesano e il Kosovo
di ​Federico Vacalebre
Venerdì 10 Febbraio 2017, 10:21 - Ultimo agg. 21:15
3 Minuti di Lettura

Inviato a Sanremo 

Il Festival numero 67 capirà con gli ascolti di stamattina se fu vera gloria, se il boom della prima serata ha aperto la strada a un successo senza se e senza ma, oppure sei il cocktail Conti-De Filippi ha deluso i clienti del bar Sanremo. Intanto, però, la coppia dell'inciucio televisivo che non preannuncia nessuna pax tra network rivali, è pronta a sparare tutti i colpi possibili nelle due finali, quella dei Giovani di stasera e quella dei Big superstiti domani. Più dei tanti, e ben pagati autori, di questa edizione, sembrano essersi dati da fare i portatori d'acqua, pronti a riempire la scaletta di ospiti, idee, trovate che possano mettere una pezza a colori, che rimedino al pasticciaccio brutto delle noncanzoni in gara.
 


La fabbrica delle sorprese sarebbe ancora alla ricerca di un divo internazionale ma, di sicuro, ha preparato un menù più ricco di quanto annunciato finora: stasera, ad esempio, con Gaetano Moscato, il «nonno eroe» della strage di Nizza, e il nipote Filippo; con la moglie di Ramazzotti Marica Pellegrinelli; con il commissario Montalbano di Luca Zingaretti; arriveranno anche Antonella Clerici e Virginia Raffaele.

Ma le cartucce più esplosive, almeno nei desiderata di Viale Mazzini, sono quelle riservate per la maratona di sabato, con la dedica all'amico suicida Pietro Petrullo dei Ladri di Carrozzelle («Stravedo per la vita» il pezzo preparato dalla band di handicappati), Zucchero (che proporrà anche il «Miserere» duettato con Pavarotti), le protagoniste di «Studio uno» (Del Bufalo, Buscemi e Mastronardi), Alvaro Soler. Top secret erano stati tenuti finora i nomi di Geppy Cucciari, pronta a scendere le scale invise a Queen Mary, Carlo Cracco, Enrico Montesano (è stato l'anno della comicità romanesca), il neopianista pop esploso in rete (e alla corte della Caselli) Emanuele Fasano, ma anche Amara, autrice di «Che sia benedetta» della Mannoia, e Paolo Vallesi, per cui il pezzo di Fiorella sembra fosse stato scritto, che dovrebbero intonare un brano intitolato «Pace» dopo un collegamento con Kosovo e il generale Giovanni Fungo, comandante della missione Nato.

Dalla fabbrica delle sorprese sanremesi, intanto, potrebbero uscire anche Francesco Gabbani, che ci ha gabbati, tornando all'Ariston, dopo la vittoria dell'anno scorso con «Amen», promosso nella categoria dei Big, fedele al suo stile neofilastroccheggiante, ma non alle attese. Al primo ascolto, «Occidentali's karma» era sembrato un tormentino che guardava a Battiato ma poi si accontentava di cecchetteggiare, però, riascoltato con gli altri pezzi di questo Festival, ha fatto la sua porca figura, unica boccata d'aria ritmica, scapocchiona, ironica, persino con un minimo di messinscena nella danza folle di uno scimmione d'accompagnamento. Così le sue quotazioni sono in risalita, le radio passano il pezzo a go-go, per qualcuno il suo nome potrebbe puntare almeno al podio, in una gara che i soliti bene informati dicono riservata a Fiorella Mannoia, Fabrizio Moro, Elodie, magari anche a Sergio Sylvestre, anche se da oggi esce di scena la sala stampa e a determinare il verdetto, con il televoto, saranno giurie demoscopiche e i saggi, veri e presunti, diretti da Giorgio Moroder.

Continua a leggere su Il Mattino Digital

© RIPRODUZIONE RISERVATA