Sei grande grande grande… caro presidente Mattarella. È la dedica che il Festival di Sanremo fa al capo dello Stato che ha concesso il bis salvando l’Italia. E che era presente con i suoi cari tra il pubblico all’ultimo concerto live di Mina. Prendendo spunto dalla notizia Amadeus gli ha dedicato l’ouverture della terza serata.
IL MONOLOGO DI SAVIANO - Tutti in piedi per ricordare le stragi di Capaci e di via d’Amelio di 30 anni fa fanno da preludio all’entrata in scena di Roberto Saviano che ricorda Falcone, il giudice che quando era in vita non era considerato un eroe.
CREMONINI – La prima volta a Sanremo è salutata con la standing ovation. Ma la seconda uscita ci porta tutti in vacanza. “Ma quant’è bello andare in giro con la Vespa che ci toglie i problemi”. Evviva Cremonini. L’Ariston balla quasi come con Dargen D’Amico.
I BAFFI DI DRUSILLA – Vestita da Zorro la co-conduttrice è una carica di simpatia. Ma ora deve spogliarsi di manto e cappello, le chiede Amadeus dopo averla riconosciuta, ma lei incalza: se mi spoglio avreste delle sorprese. Già. Meglio evitare. Quando si toglie i baffi di Zorro la si sente imprecare, per il dolore, chinando il capo. Per molti avrebbe detto una bestemmia. Sicuramente il vescovo di Sanremo domani scriverà un’altra lettera. Comunque vada a finire, Zorro lascia il segno. Brava Drusilla, non per la bestemmia ma perché sa tenere il palcoscenico più delle attrici delle prime due serate, Ornella Muti e Lorena Cesarini.
GLI ABITI DI ORIETTA – Le giacche di Amadeus sono sexy quasi come Achille Lauro, dice Orietta Berti. Certo detto da lei che indossa certi abiti così pomposi che escono dall’inquadratura tv è tutto un programma. Meno male che il cameraman della nave inquadra le gambe di Gaia, il cui abito fa breccia tra i telespettatori molto più della pomposa Orietta. r