I look eccentrici dei Cugini di Campagna hanno fatto storia come la loro musica. Perché, piacendo o nolendo, sono una band con 53 anni di carriera che festeggiano proprio sul palco dell'Ariston. Esordienti al Festival di Sanremo con "Lettera 22", canzone scritta da La Rappresentante di Lista e prodotta da Fabio Gargiulo, ci arrivano con la loro estrosità, pure degli abiti. «Abbiamo realizzato quattro abiti, uno per ogni serata - racconta Gianni Al Pacino, lo stylist che ha curato il total look - Siamo partiti da un'accurata ricerca di prestigiosi tessuti provenienti da diversi paesi, Tokyo, Londra, New York». Abiti luccicanti e le immancabili zeppe.
«L'ispirazione è sempre quella frutto della fervida immaginazione di Ivano bambino che cantava nel coro delle voci bianche della Cappella Sistina e rimaneva incantato a guardare quell'opera di Michelangelo, sognando quelli che sarebbero stati gli abiti dei Cugini di Campagna».
«E' stato un lavoro molto interessante - continua lo stylist Al Pacino - Noi siamo soliti a lavorare nelle produzioni televisive o a curare i look di artisti piu o meno discussi, come per esempio Rosa Chemical. Ma certamente, I Cugini di Campagna, rappresentano una peculiarità su questo palcoscenico». I colori degli abiti riprendono il contesto e il carattere della band di "Anima mia": «Nella prima sera abbiamo voluto illuminarli, perché sono e restano delle stelle - racconta Monica La Barbera, collaboratrice di Al Pacino - Abbiamo scelto colori allegri e solari, che si sposavano con l'atmosfera sanremese e con il loro modo di essere».
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