Il grande ritorno di Giorgia: «Da Sanremo al San Carlo»

In gara per lanciare l'album e in tour nei teatri lirici

Giorgia
Giorgia
di Federico Vacalebre
Mercoledì 8 Febbraio 2023, 07:43 - Ultimo agg. 17:32
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Inviato a Sanremo

Ventidue anni dopo, Giorgia Todrani, usiamo il cognome che di questi tempi il nome soltanto può creare confusione, torna in gara, per fare i conti con «il mio Sanremo», spiega.

Una rifondazione, una rinascita, una vendetta, Giorgia?
«Tutto comincia qui, nel 1994 con E poi, nonostante il settimo posto tra i giovani, allora si chiamavano Nuove Proposte. L'anno dopo, con Come saprei non capivo nulla di quello che mi stava succedendo. Ma ogni volta per me è stata una svolta. Lo è anche adesso, con Parole dette male: la musica che ci gira intorno adesso è quella che ascoltavo da ragazzina, il r'n'b, la black music. Il rap mi appartiene da almeno trent'anni, ma da me volevano altro... Ora a 51 anni posso cantare qualcosa che mi assomiglia».

La canzone parla di un addio, di una relazione che finisce senza chiarimenti. Qualcuno dice sia dedicata ad Alex Baroni.
«No, purtroppo il tema della perdita l'ho sperimentato più volte, anche se in maniere meno tragiche che con Alex.

Canto, piuttosto, il bisogno di lasciar andare il passato, di andare incontro al futuro. Anche qui c'entra l'età, la presunta maturità. E, poi, la canzone non è mia, non l'ho scritta io anche se, appena mi è arrivata, l'ho sentita come una seconda pelle, mi permetteva di cantare a modo mio, di fare l'interprete con gusto soul, con gli incisi con note larghe, con le tastiere anni 90 dei pezzi di Whitney Houston. Big Fish è stato il produttore ideale».

 

Torniamo al Festival, perché tornare?
«La capacità persuasiva di Amadeus è notevole. Mi ha cercato, io ho fatto le solite moine: Non me la sento, non mi ci vedo, l'ho già fatto. Ma lui mi ha smontato, mi ha spinto a rimettermi in gioco, anche se io non ho hai smesso di giocare. Mi ha ricordato che sono nata all'Ariston, che sarei tornata dove avevo lasciato un pezzo della mia vita. Dopo gli anni che abbiamo passato, dovevo risorgere, anche creativamente. Il disco nuovo c'era - Blu 1 uscirà i 17 febbraio - tanto valeva ripartire da qua».

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Venerdì duetti con Elisa, tra la sua «Luce» e «Di sole e d'azzurro», rispettivamente prima e seconda classificata nel 2001.
«Mi piace cantare con lei, ci ispiriamo a vicenda, mi nutre. Anche se un minuto dopo l'annuncio mi sono pentita: sono due canzoni difficili da cantare».
Da Sanremo al San Carlo, dove il 2 maggio aprirai il tuo tour nei teatri lirici, per poi continuare a novembre nei palasport, con tappa anche in quello di Eboli.
«Spero di essere all'altezza di una simile cornice, di così grande bellezza. Volevo fare un tour nei club, poi ho pensato di portare quell'atmosfera nei teatri lirici, con l'onore di iniziare dal San Carlo, da una città come Napoli che mi ha sempre accolta con calore indicibile. Avevamo chiesto anche la Scala, ma non aveva un buco libero, poco importa, faremo festa nel teatro lirico più antico d'Europa».

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