Sanremo, Amadeus: «Blanco mi ha chiamato, ha chiesto scusa. Non era preparato». Fagnani difende la Ferragni

La conferenza stampa prima della seconda serata: presenti Amadeus e Francesca Fagnani

Sanremo, Amadeus su Blanco: «Mi ha chiamato, ha chiesto scusa. Non era preparato». Fagnani difende la Ferragni
Sanremo, Amadeus su Blanco: «Mi ha chiamato, ha chiesto scusa. Non era preparato». Fagnani difende la Ferragni
Mercoledì 8 Febbraio 2023, 12:43 - Ultimo agg. 9 Febbraio, 14:40
8 Minuti di Lettura

La conferenza stampa dopo la prima serata del Festival di Sanremo 2023 si apre con una frecciatina a Blanco«Anni di lavoro per creare le composizioni di fiori. A volte se uno fa una cazzata basta chiedere scusa», ha detto in conferenza stampa il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, in riferimento a quanto combinato dal cantante, che ha devastato la scenografia floreale.

​Un gesto fatto per sfogare la rabbia del malfunzionamento della cuffia, che non gli restituiva la sua voce in audio, almeno questa la sua spiegaizone. A fare da eco al sindaco, l'assessore all'Agricoltura Alessandro Piana: «La fatica di chi lavora nelle campagne di Sanremo trattata male, una parola di scusa potrebbe essere sufficiente a far passare in secondo piano quanto accaduto».

Sanremo, gli ascolti della prima serata: quasi 11 milioni e oltre il 62% di share. «Mai così bene dal 1995»

Tutto quello che c'è da sapere: date, canzoni, cantanti, ospiti, conduttrici. LA GUIDA COMPLETA

 

Sanremo, la conferenza stampa

«Un dato straordinario», «il miglior risultato di share dal '95, quando la tv era altra cosa. È molto bello che tutto il Paese si sia sintonizzato su questo debutto così straordinario e fatto di valori e di musica», afferma Stefano Coletta, direttore dell'Intrattenimento e Prime Time, nella conferenza stampa commentando gli ascolti. «Complessivamente abbiamo avuto il 62,5 di share, con una media complessiva di teste di quasi 10 milioni e 800mila -spiega Coletta -con una età media di 53 anni. È il dato più interessante soprattutto per l'ammiraglia che solitamente ha un trend di target molto molto più alto». «Il picco di ascolto -conclude Coletta- si è avuto alle 21.37 quando Chiara Ferragni, insieme ad Amadeus e Morandi presentava Mr.

Rain, picco di share a un soffio dal 70%, all'1.14 quando Amadeus ha lanciato la clip di recap delle 14 canzoni in gara».

Francesca Fagnani difende Chiara Ferragni

«L'emozione di salire il palco dell'Ariston è enorme, come la gratitudine che ho per Amadeus che ha pensato a me. Porterò la mia personalità, non saprei cos'altro portare: che te serve?», scherza Francesca Fagnani, stasera sul palco con Amadeus. La co-conduttrice della seconda serata ha difeso Chiara Ferragni da chi affermava che il suo monologo di ieri fosse sciatto: «Lo ha scritto lei, lo ha sentito suo, non era affatto sciatto».

«Uno deve mettersi in bocca le parole proprie. Lei l'ha scritto per come l'ha sentito, ha tirato fuori una tenerezza d'animo che credo abbia fatto bene a lei e a chi l'ha sentito». «L'emozione è stata la parte più bella del discorso», ha detto la Fagnani, che sui discussi abiti dell'imprenditrice digitale, ha osservato: «Lei è la regina del look, ha fatto parlare i suoi vestiti dandogli un significato, che piaccia o no». La Fagnani ha poi concluso: «A me è piaciuta Chiara, per una persona che ha i riflettori puntati parlare di se stessi è un atto coraggioso. La spontaneità del messaggio mi è piaciuta».

«Io ho vissuto gioie e dolori come tutti, non mi sento simbolo di qualcosa ma sono molto felice di portare un tema che mi è molto caro cui ho lavorato nel corso degli anni. Mi sento una privilegiata non solo a salire su quel palco, ma anche perché nella vita ho avuto l'opportunità di studiare, che mi ha consentito di scegliere un tema che amo: la scuola, per me un tema centrale soprattutto nelle aree più fragili del Paese», dice parlando del suo monologo di stasera sul palco dell'Ariston. Il tema sarà riferito, in particolare, «ai ragazzi che hanno sbagliato e che stanno pagando».

 

Amadeus: Blanco ha chiesto scusa

Alla domanda se Blanco abbia fatto apposta a devastare il palco con le rose, come show già preparato (il videoclip de L'isola delle rose si vede qualcosa di simile) Amadeus specifica: «Non è una gag andata male. Durante le prove la quantità di rose era notevole, è stato provato due o tre volte perché era difficile posizionare le rose: era previsto un calcio alle rose, poteva anche rotolarsi, era previsto ed ero consapevole che facesse qualcosa di particolare. Stando dietro il palco non ho percepito il suo problema tecnico: ho visto che c'era un'esagerazione rispetto alle prove e che c'era qualcosa che non andava. Solo dopo ho capito dei problemi di audio, ma non potevo saperlo».

«Blanco stamattina mi ha chiamato, chiede scusa, era dispiaciutissimo: io lo conosco, Riccardo è un ragazzo talentuoso, ha sbagliato e lo sa lui per primo, e gliel'ho detto anch'io. Gli ho chiesto: quando ci sono problemi tecnici alzate le mani, mi fermo e si rifà tutto, può capitare che qualcosa non funzioni. Quella rabbia è la rabbia di un ventenne, l'ha scatenata sui fiori ma non voleva mancare di rispetto alla città di Sanremo. Non voglio scusarlo, non ha chiesto di essere capito ma solo di essere perdonato: è consapevole di aver fatto qualcosa che non avrebbe voluto fare. A 20 anni può capitare di fare degli errori». 

Sulla polemica per Mattarella al Festival

«La prima mezz'ora della prima serata del festival è una cosa che rimarrà per noi nei nostri ricordi: avere il presidente Mattarella è stato motivo di onore per noi, per tutto il mondo della discografia e per la storia del festival, e poi la pagina della Costituzione con Benigni è stata fantastica, credo utile anche per un un pubblico giovane, si imparano molte cose quando parla Benigni», aveva esordito Amadeus. 

«È tutto estremamente semplice nel raccontarlo, chi dice la verità non sbaglia mai. Le indicazione avute dal Quirinale sono state di mantenere il massimo riserbo. Ho ringraziato il consigliere Grasso e Lucio Presta, due persone che da un anno lavorano a stretto contatto affinché ciò che era nei nostri sogni si potesse realizzare. È venuto il presidente della Repubblica a Sanremo in forma privata, neanche istituzionale dal punto di vista formale: anche per motivi di sicurezza ci è stato chiesto che fossimo informati esclusivamente noi tre».

«Nel momento in cui ricevo un mandato dal Quirinale devo assolutamente rispettarlo - dice Amadeus rispondendo a una domanda sulla lettera inviata dal cda Rai alla presidente Soldi per lamentare di non essere stato informato - non è mancanza di rispetto né all'ad né al direttore Coletta, ma dovevo far sì che quello che mi è stato chiesto fosse rispettato». In generale, «tutto il lavoro è condiviso con l'ad e con Coletta», aggiunge. 

«Salvini? Sono 4 anni che attacca il Festival»

«Sono 4 anni che Salvini attacca il festival. Ma basta non guardarlo. Ho sentito che ha detto che guarderà un film, quindi è tutto ok», ha detto rispondendo poi a Salvini, che si era augurato che Paola Egonu non faccia un monologo contro l'Italia razzista, Amadeus replica: «C'è la libertà». E interviene anche Gianni Morandi: «Ce l'ha ricordato bene ieri sera Roberto Benigni, parlando dell'art 21 della Costituzione e della libertà d'espressione».

Coletta: Mattarella? Non mi sento sminuito

«Non ho partecipato all'operazione, ma quando nell'imminenza ne sono stato informato, sono stato molto contento che avvenisse, molto emozionato. Quando per la prima volta della storia del festival il presidente della Repubblica era atteso in sala, la segretezza era dovuta a una questione di sicurezza», ha detto Coletta sul 'caso Mattarella' sollevato dal cda della Rai. «Spiace» la polemica, la «lettura strumentalizzata», «di fronte all'impegno, alla serietà, al rigore: abbiamo il mandato di fare un prodotto televisivo - spiega Coletta - perché le persone pagano il canone. Penso e credo che il grande risultato sia avere avuto il presidente della Repubblica, un momento straordinario».

«Per motivi di sicurezza davvero la comunicazione doveva essere strutturata in questo modo, non mi interessa nient'altro, sono felice che sia avvenuto, lo porterò nel cuore, mi piacerebbe solo che oggi si parlasse di questa bellissima operazione che la Rai ha messo in piedi. Sanremo si presta a qualunque strumentalizzazione, ma siamo qui a lavorare da mattina a sera a testa bassa e lo dico senza polemica, dobbiamo essere felici di quello che è avvenuto, non mi sento sminuito per nulla, penso che sia stato tutto costruito perché questa cosa fosse consegnata agli italiani, non a quattro dirigenti o a noi che lavoriamo dietro le quinte. È stata un'operazione di grandissimo valore e generosità. Credo che nessuno possa mettere in dubbio che tutto ciò è avvenuto perché andasse a buon fine».

© RIPRODUZIONE RISERVATA