Sanremo giovani, vince Antonio Maggio. Elio-show con Siffredi

Antonio Maggio
Antonio Maggio
Sabato 16 Febbraio 2013, 07:17 - Ultimo agg. 08:23
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SANREMO - Dopo il debutto con Crozza e relative polemiche, dopo la serata delle bellissime, da Carl alla Refaeli, e quella di Al Bano, tocca alla storia e ai duetti. I concorrenti cantano successi del passato accompagnati dai partner pi diversi. Ma anche la serata dei giovani con la proclamazione del vincitore Antonio Maggio, con il brano MI servirebbe sapere. Il premio della critica Mia Martini è andato invece a Renzo Rubino, con Il postino (amami uomo).

Littizzetto come Nilla Pizzi e Caterina Caselli. La serata amarcord del festival inizia con delle immagini dell'Istituto Luce sulle prime edizioni del Festival. Poi entrano in scena Fazio e Littizzetto e Luciana indossa un abito identico a quello indossato da Nilla Pizza nel primo festival del '52 quando cantava Papaveri e papere. Più tardi indosserà anche una copia del mini abito celeste che Caterina Caselli usò nel 1966 e una parrucca casco d'oro: «Sembro Enzo Paolo Turchi appena tornato dall'Isola dei famosi». E ancora: «Mi sento a mio agio come Giovanardi sul carro del Gay Pride».

Ayane e Silvestri. Ad aprire la carrellata di canzoni è una deliziosa Malika Ayane. L'artista esegue ballando con Paolo Vecchione e Thomas Signorelli Cosa hai messo nel caffè. Portata al successo nel 1969 da Riccardo Del Turco, al suo debutto al festival dopo il successo di Luglio. Daniele Silvestri, con l'orchestra diretta da Mauro Pagani, canta Piazza Grande ed è l'occasione per ricordare Lucio Dalla che la portò a Sanremo nel 1972.

Annalisa-Emma e Marta sui tubi-Ruggero. Annalisa ed Emma propongono una versione attualizzata e particolarmente aggressiva di Per Elisa, canzone vittoriosa nell'edizione 1981 grazie all'interpretazione di Alice. Poi parte uno dei più bei duetti della serata, quello dei Marta sui Tubi con Antonella Ruggiero per Nessuno, canzone con cui Betty Curtis debuttò al Festival nel 1959. Il brano, interpretato nell'edizione anche da Wilma De Angelis, fu poi ripreso nell'indimenticabile interpretazione di Mina.

Raphael Gualazzi ha trasformato 'Luce e tramonti a Nord Est' in un 5/4 jazz, i Modà sono stati rispettosi con 'Io che non vivò di Pino Donaggio come Simone Cristicchi con 'Canzone per te' di Sergio Endrigo; Simona Molinari e Peter Cincotti perfettamente a loro agio con Tua di Iula de Palma insieme a Franco Cerri, gentleman del jazz; Maria Nazionale ha riletto 'Perdere l'amore', il classico di Massimo Ranieri. Bravo ed emozionato Marco Mengoni in una versione funk di 'Ciao amore ciaò di Luigi Tenco.

Elio e Rocco Siffredi. In una serata molto, forse troppo nostalgica, a portare un po' di brio ci pensano gli Elio e le storie tese che duettano con il pornodivo Rocco Siffredi. Tornano insieme dopo la loro collaborazione del 1997 per un film di Siffredi. L'attore hard ha introdotto la canzone leggendo Questo amore. Gli Eli hanno cantato Un bacio piccolissimo suonando, con le ormai immancabili parrucche, strumenti in miniatura che non gli hanno impedito di mettere in mostra la loro bravura.

Gli ultimi tre Big a sfilare nella carrellata storica sono: Max Gazzè, con una versione fedele di Ma che freddo fa, la canzone portata a Sanremo nel 1969 dalla 16enne Nada; Chiara con Almeno tu nell'universo, un omaggio a Mia Martini, che portò questo brano scritto nel 1972 all'Ariston nel 1989, tornando al festival dopo 7 anni; gli Almamegretta (che perdono Raiz per una sera per via dello Sabbath, ma portano sul palco con loro James Senese, Marcello Coleman, Clementino e Albino D'Amato) con Il ragazzo della via Gluck, presentata da Adriano Celentano (abbinato con il Trio del Clan) nel 1966 e bocciata sia dalla giuria popolare che da quella di qualità.

La statua di Mike Bongiorno e il premio a Pippo Baudo. Nella serata dei ricordi Fazio si è concesso un'escursione fuori dal teatro per l'inaugurazione del monumento a Mike Bongiorno e poi ha ospitato Pippo Baudo, che sta all'Ariston come i padri fondatori agli Stati Uniti. Standing ovation per Baudo.

Domani. Andrea Bocelli sarà il superospite domani della serata finale. Il tenore salirà sul palco del teatro Ariston in maniera eccezionale: accanto a lui, al pianoforte, ci sarà il figlio maggiore Amos, nato 18 anni fa proprio mentre l'artista si esibiva al Festival con il brano Con te partirò, divenuto poi un trionfo mondiale. La prima apparizione a Sanremo, però, risale all'anno precedente, il 1994, quando nella categoria Nuove Proposte aveva convinto pubblico e critica con un altro pezzo dal successo internazionale, Il mare calmo della sera. Attesi domani sera anche Claudio Bisio, Bianca Balti, il ballerino Lutz Forster del corpo di ballo di Pina Bausch e il maestro Daniel Harding, che dovrebbe parlare di Verdi e Wagner, in occasione del bicentenario: e chissà che non diriga l'orchestra su musiche di entrambi.

Gli altri ospiti. La sorpresa dell'ultima ora è Birdy, la cantautrice e pianista inglese lanciata dal talent show 'Open Mic UK', che a sedici anni è già un fenomeno anche sul web con milioni di clic per i suoi brani. Arriva anche Martin Castrogiovanni, pilone della Nazionale di rugby. In primo piano la gara con la finalissima dei big. È previsto un doppio round di votazioni: in una prima fase, le esibizioni saranno sottoposte al voto della giuria di qualità, che peserà per il 50% e sarà combinato con il risultato del televoto di ieri (25%) e del televoto di domani (25%). Alla fine i primi tre artisti saranno sottoposti nuovamente al giudizio della giuria di qualità e del pubblico a casa, che peseranno fifty-fifty sul verdetto finale.