Alessandro Siani chiude il Premio Fabula 2017: «Totò, Eduardo e Troisi i miei miti»

Alessandro Siani chiude il Premio Fabula 2017: «Totò, Eduardo e Troisi i miei miti»
di Alessandro Mazzaro
Mercoledì 6 Settembre 2017, 21:55 - Ultimo agg. 7 Settembre, 00:00
2 Minuti di Lettura
Chiusura in bellezza per l’ottava edizione del Premio Fabula con Alessandro Siani. L’attore napoletano ha spento le luci della kermesse bellizzese (cominciata venerdì scorso) travolgendo il pubblico, accorso in massa in piazza Giovanni XXIII, con la sua verve comica che gli ha permesso di diventare uno dei volti più amati del grande schermo. 
 


«Il mio rapporto con le favole? È testimoniato dai tre film, tutti e tre dall’impianto favolistico. Credo che la favola, visti i tempi non meravigliosi che viviamo, sia l’unica via che abbiamo per immaginare. Il massimo è riuscire a mantenere i piedi a terra e la testa fra le nuvole: avere, cioè, consapevolezza di quello che succede senza perdere la fantasia».

Tre i grandi napoletani presenti nel pantheon di Siani: «Totò era eccezionale perché era il comico dell’imprevedibile e dell’improvvisazione. Eduardo De Filippo è stato uno straordinario scrittore che ha raccontato in maniera sublime tanti momenti della storia italiana. Se penso a Natale in Casa Cupiello rido ancora come mi accadeva da bambino. Infine, Massimo Troisi, il comico dei sentimenti. Ognuno di loro ha lasciato una grande eredità per gli attori che sono venuti dopo. Essere napoletano? Per me è un orgoglio, e dovrebbe esserlo per tutti quelli che lo sono. Il napoletano se ti vuole bene già ti ama, mi piace dire. Napoli è il giusto compromesso fra gioia e dolore e quando vedi quel golfo a forma di boomerang ti rendi conto che puoi fare il giro del mondo ma vuoi tornare sempre nella tua città». 

Al termine della serata di gala la premiazione delle favole e dei racconti in concorso. Chiusa l’edizione numero otto, la macchina organizzativa del premio Fabula è già proiettata all’edizione 2018, di cui si è avuta un’anteprima nella giornata di martedì con il laboratorio dei fumettisti di Trumoon (prima rivista a fumetti prodotta a Salerno e nata 34 anni fa), fra cui Luca Raimondo e Giuseppe De Nardo ed un gruppo di giovani della nuova leva di fumettisti. Un assaggio di quello che accadrà nella prossima edizione della kermesse, che, per la prima volta nella sua quasi decennale storia, aprirà al mondo del fumetto, forma d’espressione che più di ogni altra riesce a catturare il gusto e l’attenzione dei più giovani.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA