Arena di Verona, scoppia la polemica sul numero degli spettatori e sull'orario del coprifucoco

L'Arena di Verona
L'Arena di Verona
Sabato 24 Aprile 2021, 12:12
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Il leader della Lega Matteo Salvini apre un nuovo fronte di contrapposizione con il governo sul Decreto riaperture, rilanciando l'allarme dei vertici dell'Arena di Verona sui limiti imposti alla capienza per gli spettacoli all'aperto, e polemizzando con il ministro della cultura Dario Franceschini sulla procedura per le deroghe sugli spettatori. Sotto la lente del leader leghista c'è sempre il coprifuoco alle 22, sommato alle previsioni di capienza, che il dl fissa in un massimo di 1.000 persone. «Anche per questo - scrive su Twitter - la Lega non ha votato».

Franceschini gli risponde invitandolo a «farsi spiegare» il decreto governativo. «Scoprirebbe - puntualizza il ministro pd- che una norma prevede, come lo scorso anno, la possibilità di derogare al limite massimo di 1.000 spettatori all'aperto, con decisione della Conferenza delle regioni. Quindi, come lo scorso anno, l'Arena potrà avere la deroga su iniziativa della Regione Veneto». Il punto della norma precisa che, in zona gialla, «in relazione all'andamento della situazione epidemiologica e alle caratteristiche dei siti e degli eventi all'aperto, può essere stabilito un diverso numero massimo di spettatori (...) con linee guida idonee a prevenire o ridurre il rischio di contagio, adottate, per gli spettacoli all'aperto, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome».

L'Arena aveva predisposto un piano di sicurezza sanitaria per l'anfiteatro, fissando la capienza a 6.000 spettatori, con un protocollo già inviato a suo tempo al Cts.

Secondo il sindaco e presidente della Fondazione Arena, Federico Sboarina, il problema risiederebbe nell'indicazione della Conferenza delle Regioni come sede di approvazione della deroga, e non semplicemente del presidente della Regione Veneto. «A circa un mese dall'inizio della stagione areniana - ha scritto oggi ai parlamentari veronesi - non è possibile cambiare l'ambiziosa programmazione già predisposta in ogni dettaglio e su cui è già partita la macchina organizzativa».

Gianmarco Mazzi, amministratore e direttore artistico dell'Arena, punta il dito sul coprifuoco alle 22 , che definisce una «sentenza di morte per il mondo dello spettacolo dal vivo», una «decisione illogica» . Da lui anche una proposta: «che il biglietto di un concerto, con data, nominativo, orario di inizio e di fine dell'evento possa valere come autocertificazione per tornare a casa. Se vogliamo far riprendere il settore dobbiamo trovare il modo di lavorare». Il primo evento previsto all'Arena è il concerto-evento de Il Volo, omaggio a Ennio Morricone, il 5 giugno, in diretta tv e da cui sarà estratto uno speciale di 60 minuti per l'americana Pbs. Subito dopo è prevista l'Aida diretta da Riccardo Muti, il 19 giugno.

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