«La vedova allegra» secondo Scida al Lendi

«La vedova allegra» secondo Scida al Lendi
Lunedì 26 Febbraio 2018, 16:53
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Al Teatro Lendi, in via A. Volta 176 (Strada Provinciale Grumo Nevano-Sant’Arpino), dal 28 febbraio (repliche 1 e 2 marzo), alle 21.00, arriva l’operetta con Umberto Scida che cura la regia e compare in palcoscenico per lo spettacolo “La vedova allegra”, con musiche di F. Lehàr. In scena con Umberto Scida, Isidora Agrifoglio, Massimiliano Drappello, Federica Neglia, Leonardo Alaimo. Costumi: Sartoria Teatrale Arrigo. Scenografie: Marco Giacomazzi. Coreografie: Stefania Cotroneo. Direzione Musicale: Diego Cristofaro. Corpo Di Ballo del Teatro Al Massimo Di Palermo. Supervisione artistica: Aldo Morgante.

Interpretato da Umberto Scida (Njegus), con la regia dello stesso Umberto Scida, “La Vedova Allegra” si conferma come una delle operette più famose e rappresentate dell’intero repertorio operettistico.

All’ambasciata del Pontevedro a Parigi, c’è grande fermento. Sta arrivando la Signora Hanna Glawary, giovane
vedova del ricchissimo banchiere di corte. L’ambasciatore, il Barone Zeta, ha ricevuto l’incarico di trovare un marito pontevedrino alla vedova per conservare i milioni di dote della signora, in patria.

Infatti se la signora Glawary passasse a seconde nozze con un francese, il suo capitale lascerebbe la Banca Nazionale Pontevedrina e per il Pontevedro sarebbe la rovina. Njegus, cancelliere dell’ambasciata, è un po’ troppo pasticcione, ma c’è il conte Danilo che potrebbe andare benissimo. Njegus e Zeta tentano di convincerlo, ma lui non ne vuole sapere.Tra Danilo e Hanna c’era stata una storia d’amore finita male a causa della famiglia di Danilo.

Da parte sua la vedova, pur amando Danilo, non lo vuole dimostrare e fa di tutto per farlo ingelosire. Frattanto si snoda un’altra storia d’amore che vede protagonisti Valencienne, giovane moglie di Zeta, e Camillo de Rossillon, un diplomatico francese che la corteggia con assiduità.

I due si danno convegno in un chiosco. Li sta per sorprendere il barone Zeta quando Njegus riesce a fare uscire per tempo Valencienne sostituendola con Hanna.

La vedova sorpresa con Camillo! Tutti sono sconvolti, Danilo furioso abbandona la festa. Tutto ormai sembra compromesso, ma Njegus, vero Deus ex-machina, riesce a sciogliere gli equivoci e a far confessare ad Hanna e Danilo il loro reciproco amore.

La patria è salva. D’ora in poi la signora Glawary non sarà più “La vedova allegra”, ma la felice consorte del conte Danilo Danilowitch.
 
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