Lello Arena: «Con Ficarra e Picone amarcord La Smorfia»

In scena al Cilea l'omaggio nato a "Made in Sud"

Lello Arena: «Con Ficarra e Picone amarcord La Smorfia»
di Luciano Giannini
Mercoledì 7 Dicembre 2022, 08:14 - Ultimo agg. 16:01
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«Totò ci ha fatto conoscere Napoli, Massimo ce l'ha fatta amare, Pino ce l'ha fatta cantare». Con questa dichiarazione, che comunica sincero affetto e riconoscenza, Salvo Ficarra & Valentino Picone diventano beniamini di Partenope. Ad honorem! Complice l'amicizia con Nando Mormone, che gestisce la sala vomerese con Mario Esposito, la coppia comica siciliana sarà al Cilea da domani a domenica per uno spettacolo collettivo, «che non è un banale omaggio a Troisi per qualche ricorrenza da celebrare, ma una festa, spontanea nell'ideazione, semplice nello spirito, difficile nella costruzione». Parola di Lello Arena, che è artefice delle quattro serate, direttore artistico del Cilea (e, per conto del Comune, lo sarà delle celebrazioni per i 70 anni di Troisi, il prossimo 19 febbraio).

Il titolo? «La Smorfia». E, cioè, il trio delle meraviglie Troisi-Arena-Decaro, che a cavallo tra Settanta e Ottanta cambiò il volto della comicità napoletana, e quindi italiana.

Al suo altare si genufletteranno in tanti al Cilea. Arena: «Da Francesco Paolantoni a Rosalia Porcaro; dagli Arteteca a Massimo Andrei, Alessandro Bolide, Mino Abbacuccio; quindi, la band di Massimo e Valerio Iovine, con altri ospiti musicali, Simona Boo, PeppOh, Andrea Tartaglia e, domenica, Zulù. Con lui il cerchio si chiuderà, perché i 99 Posse, come noi della Smorfia, erano sensibili alle storture, agli squilibri della società, e ciascuno li denunciava con la propria arte».

Gli artisti riproporranno le scenette più popolari di un gruppo comico - insiste Arena - «che per Massimo fu nido accogliente e motore del suo magnifico talento. Quasi nulla sarà lasciato all'improvvisazione, ma sera dopo sera ci adegueremo agli ospiti presenti. Rosalia sarà la Madonna nella Natività con i partner Ficarra & Picone...». Alt, un momento! Dunque, non sarà lei a gridare, brandendo la trombetta, «annunciazio', annunciazio'?». «Lo farò, lo farò, perché il pubblico lo chiede, ma non in quello sketch».

E poi? «Paolantoni, ancora con Salvo e Valentino, farà la gag sull'arca di Noè e la parodia della sceneggiata; mentre gli Arteteca hanno scelto quella su San Gennaro e la guerra, sempre con la coppia siciliana. Intanto, la band riproporrà le canzoni della Smorfia; tutto nel segno della contaminazione e della memoria». Attenzione, però: «Il nostro è un atto d'amore, una festa informale che non ha il valore di una rimozione ma, anzi, serve a far sentire l'assenza di Massimo, vuole dare senso a una mancanza che senso non ha, grazie ad artisti che in qualche modo sono suoi figli e che lo hanno amato».

Perciò, Arena ha preteso che a ospitare lo spettacolo fosse Napoli, «dove La Smorfia piantò le radici». E ha voluto che le quattro serate non avessero un seguito: «Non ci saranno riprese per un uso televisivo del prodotto, e neppure compensi. Parlo per me, Salvo e Valentino. Degli altri non so». Insomma, non è previsto alcuno sfruttamento nel nome di Troisi.

Il primo germe dell'evento è stata la scenetta della Natività che Lello e i due palermitani proposero a «Made in Sud», su Raidue. Arena: «In quei minuti la rete quadruplicò gli ascolti». Ficarra & Picone: «Non dimenticheremo più quell'emozione. Quando Lello ci fece la proposta, gli rispondemmo: «Ci vuoi del male? Vuoi distruggere la nostra carriera?». Arena: «Queste sono due persone di alta qualità umana, oltre che artistica. Lo riconosco. In quella occasione dimostrarono gran coraggio». Ficarra: «Appena in scena nei panni della Madonna, chiesi pubbliche scuse a Massimo. Pensi, tanti anni fa, quando cominciammo, avevamo in repertorio alcuni sketch della Smorfia! Da quei tre abbiamo imparato il ritmo, i tempi comici. Oggi è un piacere e un onore essere qui. Massimo era un amico, uno di noi. Fece capire ai popoli del Sud che potevano ridere su se stessi, sui luoghi comuni, gli stereotipiche li riguardavano. Con La Smorfia la debolezza di una civiltà divenne forza. Sa, prima ancora che dalla Storia, Napoli e Palermo sono unite dal mare. Non separate. Unite! E ci lega l'ironia, il modo più divertente di esorcizzare il nostro dolore antico».

Arena, una curiosità: ma Enzo Decaro? «Ovviamente, l'ho chiamato e gli ho spiegato lo spirito dell'iniziativa». E lui? «È stato contento, ma... niente da fare, non si immagina su quel palcoscenico. Non se la sente».

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