«Mappe di un mondo nuovo», dialoghi sul futuro con i giovani talenti del Teatro della Toscana

Photo credit: Walter Sardonini. «Mappe di un mondo nuovo», dialoghi sul futuro con i giovani talenti del Teatro della Toscana
Photo credit: Walter Sardonini. «Mappe di un mondo nuovo», dialoghi sul futuro con i giovani talenti del Teatro della Toscana
Giovedì 28 Gennaio 2021, 13:32
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Al via il nuovo format «Mappe di un mondo nuovo», un evento il live streaming che permetterà di confrontarsi e dialogare sul mondo che ci aspetta domani. L’obiettivo è proprio questo: condividere con i ragazzi e le ragazze del progetto Carta 18-XXI, definito in partenariato fra la Pergola e il Théâtre de la Ville di Parigi, l’esperienza di persone giovani ma che hanno vissuto anche gli anni '90 e che abbiano conseguito dei traguardi nei più diversi campi della cultura e della scienza. Un format di dialogo che la Fondazione Teatro della Toscana inaugura per costruire un vero e proprio «sistema di orientamento»: non solo aspettative e sensazioni, ma anche le esperienze vissute di chi sta affrontando questo periodo storico in funzione di quello che ci aspetta, dal punto di vista di un giovane che si affaccia al futuro. Giacomo Costa, Alessandro Raveggi, Jacopo Storni, sono gli ospiti di 3 appuntamenti - della durata di 45 minuti - sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Teatro della Pergola. Gli appuntamenti si svolgeranno il 28 gennaio, il 4 e l’11 febbraio, sempre alle 17.

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Il programma

L'appuntamento di oggi, 28 gennaio, vede la partecipazione di Giacomo Costa: classe 1970, Costa è un artista fiorentino noto per la sua ricerca artistica sulla città e per l’uso delle tecnologie digitali nelle sue opere fotografiche. Ha esposto alla 13° Quadriennale di Roma, alla 10° Biennale dell’Architettura di Venezia e alla 53° Biennele dell’Arte di Venezia. Ha anche esposto da Phillips De Pury di New York, al Centre Pompidou di Parigi, al Contemporary Art Center di New Orleans, all’Hangaram Art Museum di Seuol, all’UQ Museum di Brisbane, al Leopold Museum di Vienna e a Palazzo Fortuny a Venezia, al Qingdao Sculpture Art Museum e a Palazzo Ducale di Genova.

In questo periodo di pandemia, dove il mondo come lo conosciamo mostra una insospettata quanto evidente fragilità, il ruolo dell’arte e della cultura, sebbene abbia pagato un prezzo altissimo, è il punto da cui far ripartire un futuro migliore. Le sue immagini di catastrofi, di un ambiente distrutto e di umanità assente o forse scomparsa sembrano anticipare quanto successo ma soprattutto servono a indicare il punto di non ritorno dal quale cercare al più presto di allontanarsi.

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Programma del 4 febbraio

Nel secondo incontro interverrà invece lo scrittore e studioso Alessandro Raveggi. Nato nel 1980, anche Raveggi è originario di Firenze, e ha scritto per riviste nazionali e internazionali come “Wired” e “Esquire”, e lavora presso l’Università di Venezia. Il suo ultimo romanzo è Grande karma (Bompiani, 2020). Prima di scrivere narrativa, ha scritto poesia e per il teatro (finalista Premio Riccione e Premio Dante Cappelletti) e i suoi spettacoli sono stati prodotti, tra gli altri, da Teatro Studio di Scandicci e Armunia. Alessandro Raveggi parlerà, a partire dal suo ultimo romanzo e dai libri consigliati, di come perdersi nelle mappe e nelle vite altrui, di come trarre ispirazione dal sottosuolo del mondo.

Programma dell'11 febbraio

L'ultimo appuntamento è con Jacopo Storni. Classe 1980, Storni è giornalista per “Corriere.it”, “Corriere Buone Notizie”, “Corriere Fiorentino” e “Redattore Sociale”. Ha collaborato anche con “Associated Press” e “Il Manifesto”. Si occupa di tematiche sociali, con attenzione particolare all’immigrazione, vincendo numerosi premi. Tra le sue inchieste, quella che ha portato alla scoperta del caporalato nel Chianti, quelle che hanno contribuito a rivelare il respingimento dei migranti alle frontiere Italia Francia e Italia Austria, e l’inchiesta che ha rivelato lo sfruttamento del lavoro dei migranti africani nelle fabbriche toscane che producono prodotti per i marchi del lusso della moda. Nel 2018 ha fondato l’associazione Global Friends, che promuove scambi epistolari tra bambini italiani e bambini nel sud del mondo. Dal 2020 è direttore del blog “Storie di Firenze”. È autore dei libri Sparategli! Nuovi schiavi d’Italia (Editori internazionali riuniti, 2011), L’Italia siamo noi (Castelvecchi Editore, 2016) e Siamo tutti terroristi (Castelvecchi Editore, 2018). Oltre al suo lavoro, Jacopo Storni parlerà della solidarietà che ha visto durante il periodo dell’emergenza Covid-19 e quella che si aspetta al termine della pandemia stessa.

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