Peppe Iodice e il fenomeno Peppy night: «Un cortocircuito da festa di piazza»

Da dopodomani per 12 lunedì in diretta senza rete alle 20,50 dal teatro Troisi

Peppe Iodice e il fenomeno Peppy night: «Un cortocircuito da festa di piazza»
di Stefano Prestisimone
Sabato 12 Novembre 2022, 16:00 - Ultimo agg. 13 Novembre, 10:01
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È lo show napulegno irriverente per antonomasia, politicamente scorretto, impunito quanto quello di Pio e Amedeo. Una provocazione senza limiti per provare ad abbattere i codici ingessati del piccolo schermo. Politici, attori, calciatori, cantanti, musicisti, giornalisti, magistrati, tutti complici e vittime di «Peppy Night Zero limits», terza edizione dello spettacolo creato da Peppe Iodice, da dopodomani per 12 lunedì in diretta senza rete alle 20,50 dal teatro Troisi su Canale 21, che collabora anche alla produzione accanto a Pino Oliva, patron della sala, e Claudio Malfi. Un piccolo-grande successo nostrano, con Francesco Mastandrea, Francesco Procopio e Decibel Bellini compagni di merenda, pronti a trasferirsi sul palco del Capodanno in piazza del Plebiscito. Un'edizione speciale con Stefano Di Martino e Belen Rodriguez (si sussurra di una cerimonia di nozze a mezzanotte, per la gioia dei gossippari), con Peppino Di Capri e Lina Sastri, con Gianni Simioli e Franco Ricciardi. 

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Iodice che «Peppy night» sarà quello che scatta lunedì? Ci sono novità dopo «La variante comica» e «La seconda dose»?
«Innanzitutto per la prima serata i biglietti sono andati già tutti esauriti in due ore.

Prova evidente che c'è una grande attesa per questo ritorno. Nella scorsa edizione abbiamo toccato punte di 500.000 telespettatori. Una roba pazzesca. Resto fedele alla matrice, l'anima dello show è la stessa. Ci sono due nuovi autori con me e Marco Critelli: Vincenzo Comunale e Francesco Burzo. Resta la scenografia con le luminarie da festa di piazza: rappresenta lo spirito del programma, la festa popolare, dove i cantautori cantano con i neomelodici, dove sacro e profano convivono alla grande, dove l'alto e il basso quasi si toccano. Insomma, quel corto circuito che adoro, senza snobismi».

Gli ospiti della prima puntata?
«Non li svelo, perché il fattore sorpresa è una chiave importante per il pubblico in sala e per quello televisivo. Non si sa mai chi sarà il prossimo, a volte abbiamo piazzato un super ospite in coda al programma, con un coup de théâtre. E quell'adrenalina che serpeggia in sala noi la percepiamo, ed è potente. E ovviamente con il Napoli che domina a questi livelli si parlerà anche di calcio».

Gli ospiti riescono sempre ad entrare nel clima del programma?
«È quello a cui puntiamo. Il pubblico entra nello spirito perché 20 minuti prima del via facciamo con loro una festa, in cui cantano in coro con noi, interagiscono. E gli ospiti li introduciamo alla nostra atmosfera goliardica già nel retropalco, con taralli, sugna e pepe, vino rosso, o pere e o musso. Non possono a quel punto più immaginare di poter avere un'intervista seria. Ed è accaduto con tutti, con Morgan e con Vittorio Sgarbi. Forse qualcuno pensa per un attimo ma dove sono capitato. Ma nel giro di 3 minuti è già dentro il nostro mood».

Incidenti di percorso?
«Siamo riusciti a far cantare le canzoni di Pino Daniele da Morgan in coppia con Tony Colombo. E temevo che Morgan potesse alzarsi e andarsene. Abbiamo fatto interagire i 99Posse con Gigione, con la complicità di Federico Vacalebre hanno intonato Curre curre Gigio'».

Momenti imbarazzanti?
«L'incontro tra Corrado Ferlaino e Giovanni Esposito che ha interpretato l'ex presidente nella serie tv di Amazon Prime, Maradona sogno benedetto. Ferlaino non lo volle salutare, non riuscì a scindere il personaggio interpretato da quello dell'attore. Oppure la contestazione della sala alle parole di Giampiero Mughini. O la lite tra Gianni Simioli e gli Audio 2».

E il Capodanno?
«È il mio sogno e spero davvero che possa avverarsi, sarebbe la prima volta in piazza del Plebiscito di uno show comico a Capodanno. Ma aspetto la conferma del sindaco per poterne parlare. A scanso di equivoci comunque abbiamo inserito una pausa da metà dicembre a metà gennaio del programma tv».

Ps. Sembra che Gaetano Manfredi sia il primo ospite della prima puntata di «Peppy night». Che debba annunciare qualcosa? 

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