Teatro San Carlo, il rilancio passa dal Plebiscito

San Carlo, il rilancio passa dal Plebiscito
San Carlo, il rilancio passa dal Plebiscito
di Donatella Longobardi
Sabato 17 Aprile 2021, 10:19 - Ultimo agg. 18 Aprile, 09:03
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Elina Garana in «Carmen» e Anna Netrebko in «Trovatore». Le stelle della lirica tornano in piazza del Plebiscito per due opere in forma di concerto. Dopo un lungo inverno segnato da spettacoli in streaming il San Carlo si ripropone come protagonista. E, sulle orme del successo dello scorso anno, rilancia con una stagione estiva stile kolossal in programma dal 25 giugno al 17 luglio con concerti e balletti. E con la speranza di poter ospitare in sala già a fine luglio il previsto «Elisir d'amore» firmato alla regia da Michieletto. Entro giugno sarà presentato il cartellone 21-22 aperto dall'«Otello» di Martone con Kaufmann-Agresta. Valcuha dirigerà l'apertura 2022 con «Don Carlos». E in autunno dovrebbe finalmente vedersi il più volte annunciato spettacolo della Abramovic sulla Callas.

«Siamo pronti a riaprire, lavoriamo per andare avanti, tutelare i lavoratori e non abbandonare il pubblico», dice il sovrintendente Stéphane Lissner presentando il progetto che comprende una stagione diffusa in regione col sostegno dell'ente di Santa Lucia. Balletto, coro e orchestra del teatro dal 29 giugno al 16 settembre si sposteranno in celebri siti. Inaugurazione nelle Ville Vesuviane con i «Carmina burana» di Carl Orff diretti dal nuovo direttore del coro Josè Luis Basso. Seguiranno appuntamenti alla reggia di Carditello, al teatro romano di Benevento, all'abbazia del Goleto a Sant'Angelo dei Lombardi, al parco archeologico dei Campi Flegrei, all'anfiteatro campano di Santa Maria Capua Vetere, e infine all'aperia della reggia di Caserta per l'«Estate da re» diretta da Antonio Marzullo dove all'orchestra del teatro sarà affiancato il violino del giovane talento salernitano Gennaro Cardaropoli.

«Portare il San Carlo in tutta la regione vuole essere un segnale di speranza in questo particolare momento storico segnato dalla pandemia», insiste Lissner ribadendo che sono cancellati dal cartellone tutti gli appuntamenti con le orchestre straniere, dai Wiener con Muti alla West Divan di Barenboim: «Si è sollevata una polemica inutile, al momento queste tournée non sono possibili. Dobbiamo puntare sulle nostre forze artistiche, garantire innanzitutto il loro lavoro», aggiunge il sovrintendente che punta ad ospitare in piazza almeno 1200 persone per sera come lo scorso anno. Ma al momento nulla è certo, tanto che i biglietti saranno messi in vendita dalla prossima settimana sperando che il quadro delle restrizioni da Covid sia più chiaro. 

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«Ma finalmente, dopo un anno difficile siamo pronti a ripartire e ritrovare in presenza il nostro pubblico che non ci ha mai fatto mancare vicinanza e affetto», dice il direttore generale Emmanuela Spedaliere affiancata dal rettore della Federico II, Matteo Lorito, che rinnova la collaborazione con il teatro fino al 2024, quando culmineranno le celebrazioni degli 800 anni dell'ateneo.

In collegamento streaming anche il direttore generale delle politiche culturali della Regione Campania, Rosanna Romano, che sostiene il progetto «Regione lirica»: un progetto, dice, «che valorizza il nostro patrimonio e racconta il territorio». 

In tal senso anche una sezione riservata ai «Percorsi nel sacro»: al duomo di Napoli per San Gennaro è prevista l'esecuzione di una rara Cantata di Gaetano Manna mentre sia il duomo di Napoli che quello di Salerno ospiteranno il Requiem di Mozart. In questo ambito il 19 settembre al San Carlo l'annunciato concerto dedicato ai cent'anni dalla scomparsa di Enrico Caruso con tre grandi tenori di oggi: Francesco Meli, Javier Camarena e Francesco Demuro con Marco Armiliato sul podio. Il maestro genovese sarà anche al Plebiscito per dirigere in forma di concerto il capolavoro verdiano che, oltre alla Netrebko vede nel cast il marito-tenore della diva Yusif Eyvazov (Manrico), Anita Rachvelishvili (Azucena) e Luca Salsi (conte di Luna). 

 

In piazza anche il balletto del San Carlo in una serata intitolata «Da Petipa a Nureyev», a cura del nuovo direttore della compagnia Clotilde Vayer e orchestra e coro diretti da Valcuha nella cantata di Prokofiev «Alexander Nevskij». «È bello poter contare ancora una volta sulla presenza di artisti di fama internazionale che scelgono Napoli e il San Carlo come loro palcoscenico d'elezione», nota Ilias Tzempetonidis, coordinatore dell'area artistica del teatro. «Vogliamo ricondurre pian piano il San Carlo verso la normalità, spero che da settembre non si parli più di cassa integrazione», aggiunge Lissner rispondendo a Uil e Cisl che hanno confermando lo stato di agitazione contro le decisioni unilaterali dell'azienda sollecitando la definizione della pianta organica e l'avvio del confronto sull'integrativo.
 

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