«Spaccanapoli Times», la commedia di Ruggero Cappuccio approda all'Eliseo

'Spaccanapoli Times', la commedia di Ruggero Cappuccio approda all'Eliseo
'Spaccanapoli Times', la commedia di Ruggero Cappuccio approda all'Eliseo
di Simona Santanocita
Mercoledì 19 Aprile 2017, 09:18 - Ultimo agg. 10:17
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È in veste di regista e attore, che Ruggero Cappuccio (anche Dir. Del Teatro Stabile di Napoli), salirà sul palco del Teatro Eliseo con la commedia Spaccanapoli Times. Al centro della storia proprio lui, interprete di Giuseppe Acquaviva, scrittore che vive fra i binari della stazione centrale di Napoli, pubblica opere in assoluto anonimato e per un motivo oscuro, convoca nell'appartamento d'infanzia i suoi tre fratelli, ciascuno dei quali rappresenta a suo modo il mondo degli esclusi, in lotta contro il modernismo globalizzante e la città partenopea contemporanea. 

Che tipo di personaggio è Giuseppe Acquaviva?
«Ha un concetto impersonale dell'arte. Ha superato i confini dell'ego, non crede nel narcisismo e nelle esibizioni dell'io e, detta le sue opere al telefono insistendo sul fatto che queste siano pubblicate postume e anonime». 

E i fratelli?
«Come lui non riescono a comunicare con il mondo. Romualdo dipinge; ma poi distrugge i suoi quadri e, delle due sorelle, una parla con i defunti l'altra è sconvolta da stati visionari». 

Cosa li spaventa?
«La violenza della contemporaneità, che li ha spinti a crearsi un mondo proprio». 

Eppure l'ironia impazza...
«Tutte le malinconie e le solitudini che si rincorrono in quest'opera, danno vita a un potenziale comico molto forte». 

Ci può parlare del Napoli Teatro Festival? 
«Avrà inizio dal 5/6 al 10/7 con 95 eventi, 10 sezioni, grandi nomi del teatro internazionale e italiano laboratori e, una novità». 

Quale?
«L'incisivo abbattimento del costo dei biglietti da 34 a 8 euro; 5 euro per gli under 30 e gratis per pensionati e disabili». 

Qual è il suo ultimo romanzo? 
«La prima luce di Neruda. Prende le mosse da fatti realmente accaduti, come il decreto di espulsione dall'Italia notificato appunto al poeta cileno».

Cosa narra?
«È la storia dell'amore fra Neruda e l'amante Matilde Urrutia, che attraversa grandi avvenimenti storici, evoca i volti di Alberto Moravia, Elsa Morante, Renato Guttuso e Carlo Levi e, si realizza nel rispetto della libertà reciproca dei due amanti, nel momento in cui questi possono godere uno della presenza dell'altro, senza dover essere diversi da loro stessi».
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