Teatro San Carlo, al via l'era Lissner: così cambia la governance

Teatro San Carlo, al via l'era Lissner: così cambia la governance
di Donatella Longobardi
Martedì 31 Marzo 2020, 08:30
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All'Opera di Parigi, pochi giorni fa, ha presentato la sua settima e ultima stagione prima di lasciare il testimone a Alexander Neef, in arrivo da Toronto. A Napoli, al San Carlo, ha inviato una lettera ai rappresentanti sindacali territoriali di categoria di Cgil, Cisl e Uil in cui manifesta il suo rammarico per dover rimandare l'arrivo e l'insediamento ufficiale. Da domani, 1 aprile, Stéphane Lissner assume infatti l'incarico di nuovo sovrintendente in una condizione del tutto inedita. Con il teatro chiuso dal 5 marzo a causa dell'emergenza da Covi-19, dipendenti a casa e produzioni rinviate (al momento fino al 4 aprile) e un consiglio di indirizzo già scaduto a febbraio e non ancora rinnovato.

Un quadro a dir poco complesso che non scoraggia il manager francese, alla Scala dal 2005 al 2015, cosciente che «la difficile situazione attuale presenterà molti problemi e di diversa natura». «Ma ciò mi darà ancora maggiore slancio ed è con tale spirito che accetto l'incarico conferitomi», sottolinea nella lettera ai sindacati. Designato alla guida del Lirico partenopeo dal consiglio di indirizzo il 7 ottobre scorso, Lissner ringrazia pubblicamente la sovrintendente uscente Rosanna Purchia per il lavoro svolto dal 2009.
 
 

Negli ultimi mesi Lissner ha spesso frequentato il teatro e i suoi uffici, facendo la spola tra Napoli e Parigi. Dopo la nomina ha visto i maggiori spettacoli in cartellone, dalla «prima» con la «Dama di picche» al concerto di Riccardo Muti con la Chicago Symphony. Ha incontrato il pubblico, ma anche dirigenti, lavoratori, esponenti del mondo politico, imprenditoriale e culturale. Tanto da predisporre una nuova governance annunciata nella lettera alle maestranze, una squadra composta prevalentemente da risorse interne alla Fondazione. A partire da Emmanuela Spedaliere, già responsabile di affari istituzionali e marketing, ora nominata alla direzione generale con delega sull'intera area marketing e settore educational. Una figura nuova, che imprime una diversa marcia all'organizzazione interna dove Maria Pia Gaeta, già responsabile del personale, assume la direzione delle risorse umane. Invariati gli incarichi a Francesco Apicella come direttore amministrativo e a Ciro Tammaro come direttore immobili e sicurezza.

Novità anche per il settore artistico. Già dalla sua nomina alla sovrintendenza, Lissner ha annunciato di voler accorpare su di sé anche la direzione artistica. Con l'uscita di scena di Paolo Pinamonti dunque, il manager francese guiderà tutta l'area artistica. Il coordinamento del settore lo ha affidato a Ilias Tzempetonidis, il greco suo braccio destro e casting manager anche ai tempi della Scala e ora all'Opéra National de Paris, anche lui spesso a Napoli prima che il San Carlo fosse costretto a chiudere come tutti gli altri teatri. Franco Andolfi, già segretario artistico, diventa direttore organizzazione della produzione. Con questa organizzazione - scrive Lissner - sarà possibile contenere il costo del ​ personale.
 

La riduzione dei costi di consulenza è alla base di una riformulazione dell'intero settore della comunicazione dove viene istituito un dipartimento di ricerca, editoria, archivio storico e comunicazione con a capo un direttore scientifico che il nuovo sovrintendente ha individuato nel musicologo Dinko Fabris. Docente di storia della musica al conservatorio San Pietro a Majella dove dirige il master in Beni culturali, primo italiano presidente della International Musicological Society dal 2012 al 2017, collaboratore di «Repubblica», Fabris lavora da sempre con Antonio Florio, fondatore dei Turchini e della Cappella Neapolitana e studioso del Settecento napoletano. Un settore sul quale già ha detto di voler puntare Lissner, che ribadisce l'intento nella lettera ai dipendenti nell'ambito di idee e progetti che riguardano i giovani e la formazione con una accademia per giovani cantanti e una orchestra giovanile barocca. Un campo, quello dell'apertura alle nuove generazioni, per il quale il nuovo sovrintendente aveva già annunciato a febbraio un altro importante progetto con la partecipazione di Daniel Barenboim con concerti a Napoli e in tutte le province campane con il sostegno della Regione. Progetti che dovranno essere rimodulati quando l'emergenza coronavirus sarà conclusa.

Nel frattempo la sovrintendente in carica Rosanna Purchia ha firmato, con il designato Lissner, la procedura per richiedere il ricorso al Fis (fondo integrazione salariale) per 319 lavoratori su 326 per la durata di nove settimane a partire dal primo aprile. Sulla questione si è tenuto un incontro in videoconferenza la scorsa settimana. Altro incontro per approfondire i temi richiesti dai rappresentanti dei lavoratori, preoccupati della difficile contingenza, è in programma il 14 aprile. Tra i destinatari della convocazione la stessa Purchia che dovrà anche accompagnare il bilancio in consiglio d'indirizzo, sempre dopo Pasqua. Resta da capire il futuro del direttore musicale Valcuha che scade nel 2021. 
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