Addio a Raimondo Vianello, aveva 87 anni
La tv piange il suo mattatore/Foto-Video

Addio a Raimondo Vianello, aveva 87 anni La tv piange il suo mattatore/Foto-Video
Giovedì 15 Aprile 2010, 10:24 - Ultimo agg. 16 Aprile, 09:55
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ROMA (15 aprile) - morto Raimondo Vianello. Con lui scompare una storica figura della tv italiana, con la moglie Sandra Mondaini stato tra i protagonisti del piccolo schermo. Avrebbe compiuto 88 anni a maggio. Era nato a Roma il 7 maggio 1922.




Sandra presente anche negli ultimi istanti di vita. È stata con lui per tutta la vita e lo ha accompagnato anche nel suo ultimo istante: Sandra Mondaini era insieme al marito, Raimondo Vianello, quando alle 6:52 di questa mattina è morto all'ospedale San Raffaele di Milano, dov'era ricoverato dallo scorso 4 aprile. Lo riportano fonti ospedaliere, spiegando anche che è stato un progressivo aggravarsi dello stato di salute generale a portare alla morte del celebre conduttore. La salma di Vianello si trova al servizio mortuario del San Raffaele e non è visitabile, in quanto per l'ospedale non è possibile allestire una camera ardente. Spetta alla famiglia, alla moglie Sandra - che si è ritirata sconvolta dal dolore nella loro casa di Milano 2 - e alla nipote del conduttore, stabilire se lasciare la salma al San Raffaele o trasferirla altrove, in attesa dei funerali che dovrebbero essere celebrati sabato a Milano 2. Per ora, al San Raffaele, pare che non sia ancora passato nessuno del mondo della televisione per dare un ultimo saluto al padre del varietà.



Sabato i funerali. Si terranno sabato i funerali di Vianello. I funerali verranno celebrati, alle 11, salvo ulteriori disposizioni, nella parrocchia «Dio Padre» a Milano 2. La salma si trova nella camera mortuaria dell'ospedale San Raffaele dove Vianello era ricoverato dal 4 aprile scorso per l'aggravarsi del suo stato di salute.



Niente camera ardente per Vianello: lo hanno deciso i familiari del conduttore. «Per volere degli aventi diritto non sono permesse visite al defunto se non il giorno previsto del servizio funebre» recita il cartello appeso sulla porta della camera mortuaria del San Raffaele. La camera mortuaria si trova nei sotterranei dell'ospedale fondato da Don Luigi Verzè e resterà qui fino a sabato. La porta, chiusa a chiave, si aprirà ai visitatori soltanto un'ora prima dei funerali, previsti per le 11 nella Chiesa di Dio Padre a Segrate. Dopo le esequie, la salma verrà trasferita a Roma, per essere interrata nella tomba di famiglia al cimitero del Verano.



Simbolo del varietà televisivo italiano. Raimondo Vianello verrà ricordato come uno dei padri fondatori del varietà televisivo italiano, accanto ai suoi grandi colleghi, come Mike Bongiorno, Enzo Tortora e Pippo Baudo; ed anche come uno dei protagonisti della Commedia all'italiana (insieme a Ugo Tognazzi, con cui ha spesso lavorato in coppia).



Detenuto in campo di concentramento. Il padre, ammiraglio, lo voleva diplomatico e con quella prospettiva il giovane Raimondo si laureò in giurisprudenza. Ma poi di quel prestigioso mestiere gli restarono solo il portamento signorile e i modi affabili. A seguito della sua adesione alla Repubblica Sociale Italiana nel 1945 è detenuto nel campo di concentramento alleato di Coltano, assieme ad altri personaggi noti: il poeta americano Ezra Pound, gli attori Walter Chiari, Enrico Maria Salerno, l'olimpionico di marcia Giuseppe Dordoni, il giornalista Enrico Ameri, il regista Luciano Salce ed il politico Mirko Tremaglia.



Il debutto in teatro. Poco dopo insieme al fratello Roberto, è atleta e dirigente del Centro Nazionale Sportivo Fiamma. È allora che - quasi per caso - debutta in teatro. I suoi pigmalioni sono due giovani autori, la cui ditta diverrà con gli anni sinonimo di commedia musicale: Garinei e Giovannini.



Umorismo elegante, mai volgare. Vianello partecipa, a titolo di puro divertimento, al loro «Cantachiaro N°2» ed entra così nel mondo dello spettacolo. Da allora la sua carriera è costantemente in ascesa. Colleghi e spettatori apprezzano il suo umorismo elegante, mai volgare, quasi distaccato. Mai Raimondo Vianello cade in un una battuta volgare o si permette una caduta di gusto.



Gli sketch con Tognazzi. Prima è una spalla di grande affidabilità in palcoscenico accanto Wanda Osiris, Erminio Macario, Carlo Dapporto e Gino Bramieri; poi diventa uno degli attori più amati, in particolare, quando lavora a fianco di Ugo Tognazzi, con cui oltre a molti film, firma il programma «Un, due, tre», uno dei programmi di maggior successo nella tv degli anni Cinquanta.



Nel 1959 conosce Sandra Mondaini; tre anni dopo la sposa, formando una delle più inossidabili e riuscite coppie dello spettacolo italiano. Non avranno figli, ma insieme adotteranno un'intera famiglia di filippini. Insieme attraverseranno da protagonisti tutte le evoluzioni della televisione italiana. Soprattutto da quando nel 1982 accettano un contratto in esclusiva con Silvio Berlusconi e le sue reti Finivest ancora in via di sviluppo.



Casa Vianello. È allora che grazie allo stile e alla perfetta intesa fra i due attori nasce «Casa Vianello», una delle più popolari e longeve situation-comedy italiane. E indimenticabile rimane la chiusa finale di tutte le puntate, che ritrae la coppia a letto prima di addormentarsi, con lui che legge il giornale sportivo, mentre lei si agita sotto le coperte inanellando una sfila di lamentele.



La passione per il calcio. Appassionato di calcio, Vianello nel 1992 acquista nuova popolarità con la conduzione di Pressing, programma di commento al campionato di calcio di Italia 1, che condurrà per otto stagioni, guadagnado anche il Telegatto '92, quale migliore programma sportivo dell'anno.



Il Festival di Sanremo. Divenuto ormai un'icona del «buon presentatore», sempre capace di creare un'atmosfera cordiale e piacevole, Raimondo viene chiamato nel 1998 dalla Rai (col consenso straordinario di Mediaset) a presentare il Festival di Sanremo. Ed è sul palco di Sanremo che nel 2008 fa una delle sue ultime apparizioni tv.



L'addio sul web. La rete rende omaggio a al re del piccolo schermo. Su Facebook è attivo un fan club dedicato a Sandra e Raimondo. Valerio scrive: «Ciao Raimondo, adesso riposa in pace l'ultimo gentleman della televisione italiana. dopo di lui solo tristezza». «Sono sicura che li farai divertire anche lassù...» è il pensiero di Thunder Cat. Segue quello di Stella: «Una giornata davvero triste....Grazie Raimondo! Ci hai dato tanto, tantissimo! Sei stato un grande della tv italiana....sono Cresciuta con casa Vianello! Ti porterò per sempre nel cuore!»
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