Calma e Christian Stefanelli a Verissimo: «Siamo stati vittime di bullismo, con sputi e insulti omofobi»

Il cantante e il ballerino, eliminati da Amici, rivelano dettagli dolorosi del loro passato a Silvia Toffanin

Calma e Christian Stefanelli a Verissimo: «Siamo stati vittime di bullismo, con sputi e insulti omofobi»
Calma e Christian Stefanelli a Verissimo: «Siamo stati vittime di bullismo, con sputi e insulti omofobi»
Sabato 2 Aprile 2022, 18:13
3 Minuti di Lettura

A Verissimo ci sono anche Calma e Christian Stefanelli, rispettivamente cantante e ballerino, appena eliminati da Amici. Che raccontano la loro esperienza nella trasmissione ma rivelano anche dettagli dolorosi del loro passato.

Leggi anche > Lorella Cuccarini e Raimondo Todaro a Verissimo: «Esperienza fantastica». La frecciatina alla Celentano

Nonostante l'eliminazione, non c'è spazio per i rimpianti. «Provo una gratitudine infinita per aver vissuto questa esperienza, ora ho una pace nel cuore che mi disarma», spiega Calma, al secolo Marco Barbieri.

Il ballerino Christian Stefanelli prova sentimenti simili: «So di aver dato tutto me stesso, non ho nulla da rimpiangere. Il momento più duro è stato quando Mattia ha dovuto lasciare Amici. Lui, per me, lì era la mia famiglia, un fratello a cui mi sono appoggiato tanto. Gli voglio tanto bene».

Arriva poi il momento più difficile, quello del racconto dei tanti atti di bullismo subiti da bambini. Calma racconta: «Avevo 11 anni e a scuola andavo molto bene, i miei genitori mi seguivano e io ci tenevo molto. Ero visto come un secchione e preso di mira, c'era perfino un compagno di classe con cui studiavo spesso che però non mi perdonava l'andare così bene a scuola. Una volta mi ha addirittura sputato nelle scarpe, quella scena e quella cattiveria così gratuita e insensata mi hanno segnato e quello che subiamo con il bullismo, forse lo capiamo solo dopo e nel corso degli anni quelle esperienze ti segnano, te le porti sempre dietro». Christian Stefanelli, invece, rivela: «Sin da piccolissimo, facevo danza classica e questo scatenava prese in giro. Mi dicevano che ero gay, quando ero piccolo era considerato un insulto e in quel momento avevo addirittura smesso di fare danza classica. Avevo abbandonato quella passione per gli insulti, ma le battute e le frasi pesanti continuavano ad arrivare, è stato davvero brutto. Mi porto ancora dietro tutte quelle battute, ma per fortuna la passione per la danza è stata più forte».

© RIPRODUZIONE RISERVATA