La Casa di Carta, gran chiusura con 5 episodi insieme: e il finale è picaresco

La Casa di Carta, gran chiusura con 5 episodi insieme: e il finale è picaresco
di Ilaria Ravarino
Venerdì 3 Dicembre 2021, 12:05 - Ultimo agg. 14:24
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Gli ultimi 5 episodi, tutti insieme, a chiudere non solo una stagione ma un fenomeno globale, che per la prima volta nella recente storia delle piattaforme ha scalfito il predominio delle serie in lingua inglese: da stamattina finisce ufficialmente dopo cinque anni La Casa di Carta, la serie tv spagnola di Alex Pina sulla banda di rapinatori mascherati, diventata virale nelle case e sui device degli abbonati a Netflix.

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Thriller rivoluzionario secondo i fan, soap opera anarcoide per i detrattori, la seconda parte della quinta stagione de La Casa di Carta riprende con tre dei protagonisti in trappola – i veterani Tokyo (Úrsula Corberó) e Denver (Jaime Lorente) insieme alla “novità” Manila (Belén Cuesta) – costretti ad affrontare da soli i nemici.

Dopo aver trovato una via di fuga grazie al sacrificio di Tokyo, il gruppo è ormai pronto ad affrontare l’ultimo scontro con il reparto speciale dell’esercito del Colonnello Tamayo (Fernando Cayo), che ha assediato le “tutine rosse” all'interno della Banca di Spagna. Come dice lo stesso capobanda, il Professore (l’attore Alvaro Morte): «La caccia finisce qui e ora. Per sempre», con cinque adrenaliniche puntate da un’ora (la più lunga, l’ultima: 75 minuti, con lunga coda emotiva sul finale) ricche di azione, spari, mezzi pesanti, elicotteri militari, musica e l’epica autocelebrativa che esplode mostrando la folla che acclama i rapinatori indossando le caratteristiche maschere bianche di Dalì.

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Tra nuovi dettagli sul passato del Professore, rischi di tradimento, uso spregiudicato di nuove tecnologie e denaro da far sparire – precisamente 4355 milioni di euro - Rio, Bogotà, Manila, Pamplona, Helsinki, Stoccolma, Palermo, Lisbona, Denver e il Professore si avviano a una conclusione che, senza incorrere in spoiler, loro stessi descrivono come «picaresca».

Sui titoli finali una sola dedica, al pubblico che ha sostenuto la serie trasformandola in un fenomeno di costume: «L’eredità continua grazie a voi, la vera resistenza». Fuori da ogni retorica, però, l’eredità continua grazie a Netflix, perché la tentazione di capitalizzare il successo ha già prodotto sequel e spin off: un’intera nuova stagione dedicata al personaggio di Berlino (sacrificatosi alla fine della seconda stagione, ma rimasto nei flashback delle stagioni successive), pronta nel 2023, e il remake coreano de La Casa di carta, in arrivo nel 2022 con la star di Squid Game Park Hae-soo.

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