Proprio oggi, nel giorno in cui su Rai1 passa il film «A casa tutti bene» del 2018, Gabriele Muccino mette mano alla seconda stagione della versione seriale con una scena da girare al Gianicolo di Roma. Da quanto ha annunciato ieri a Napoli lo stesso regista dopo aver vinto il Nastro d'argento, del sindacato Nazionale giornalisti cinematografici dedicato alla serialità tv, un nastro condiviso ex aequo con «Le fate ignoranti» di Ferzan Ozpetek.
«Sono molto felice di questo risultato - dice Muccino - .
Differenze di linguaggio? «Una serie tv è solo la costola di un film realizzato dalle mie viscere e attraverso il mio personale linguaggio che resta sempre lo stesso, ovvero un linguaggio squisitamente cinematografico». Che si vedrà nella seconda stagione? «Si vedrà tutto quello che ho seminato nella prima. Allora avevo lanciato tutta una serie di cavalli al galoppo e lo slancio emotivo e umano di quella famiglia inizia a far cadere le maschere e a rilevare la vera natura di molti personaggi in campo. Ci sarà comunque - continua Muccino - un'evoluzione molto potente dei personaggi e anche due nuovi ingressi. Ma, alla fine, tutto resta fortemente ancorato alla prima parte».