Roberto D'Agostino, editoriale al Tg2: «Non diventeremo più buoni. Quando litigheremo nel traffico sarà bellissimo»

D'Agostino, editoriale al Tg2: «Non diventeremo più buoni. Quando litigheremo nel traffico sarà bellissimo»
D'Agostino, editoriale al Tg2: «Non diventeremo più buoni. Quando litigheremo nel traffico sarà bellissimo»
Lunedì 27 Aprile 2020, 12:38 - Ultimo agg. 15:13
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Ieri sera al Tg2 il direttore di Dagospia Roberto D'Agostino in un breve editoriale ha parlato della attuale situazione della pandemia di coronavirus, con un focus sullo stato d'animo degli italiani e sui vari decreti del governo delle ultime settimane. «Sono tempi duri, durissimi. Ma non credete ai soliti intellettuali che scrivono che quando questa tragedia finirà, noi saremo diversi, il mondo più buono, in preda a valori francescani. Tutti sono convinti che presto la qualità della vita andrà nel peggiore dei modi. L’economia va a picco, il nostro sistema nervoso è a pezzi. Xanax al posto dello spritz. Tavor meglio del Negroni», le sue parole.

«Il futuro di tutti è congelato: rischio di finire disoccupato? riuscirò a riaprire il negozio? Come farò a pagare i miei dipendenti? Pensate: le banche chiedono 19 documenti per prestiti da 25mila euro, la cassa integrazione ancora nessuno l’ha vista, mentre il decreto aprile lo vedremo forse a maggio», continua D'Agostino. «Intanto i consulenti ed esperti del governo sono talmente tanti che hanno superato ormai il numero dei contagiati».

«Ma sono tempi anche interessanti - aggiunge il direttore di Dagospia con un pizzico di ironia - Si vedono assenteisti con una improvvisa voglia di lavorare, fascisti che si lamentano di essere in dittatura, leghisti che applaudono il super-europeista Mario Draghi, regioni come Lombardia e Veneto soccorse da comunisti cubani, russi, cinesi, Ong comprese.
Barbara D’Urso e Salvini che recitano balbettando in diretta l’Eterno riposo
».

«Alla prossima conferenza stampa Conte, che sogna di fare l’influencer, esaurite le autocertificazioni, compresa quelle a colori, ci insegnerà a fare la pochette a 4 punte utilizzando le vecchie mascherine. Insomma, non sappiamo dove andiamo, ma stiamo andandoci a rotta di collo - conclude D'Agostino - Però vi assicuro che quando si uscirà dal tunnel e torneremo a mandarci a quel paese nel traffico, sarà bellissimo».
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