Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, è intervenuta a Mattino 5 per commentare gli ultimi risvolti delle indagini sulla scomparsa della bambina di Mazara del Vallo. La donna si è raccontata a Federica Panicucci, parlando anche di Piero Pulizzi, del figlio Kevin e di tutto il dolore che questa famiglia ha dovuto sopportare. «Piero è un papà che soffre tutt'oggi - ha detto Piera Maggio - è doppiamente colpito. Non è facile. Lui cerca di stare dietro le quinte, ma è sempre presente in tutto e mi dà sempre un aiuto in tutto quello che faccio. È apparso poche volte in tv, è una sua scelta dettata da quelle che sono le evidenze».
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Federica Panicucci ha sottolineato come il rapporto fra Piero Pulizzi e Piera Maggio sia caratterizzato dal sostegno reciproco.
"Piero, un papà doppiamente colpito" a #Mattino5 Piera Maggio parla del padre di Denise pic.twitter.com/uQDke7BwTS
— Mattino5 (@mattino5) June 22, 2021
Piera Maggio ha poi parlato di suo figlio Kevin, il fratello maggiore di Denise: «Si è parlato tanto di me e del mio dolore, ma a Kevin è stata strappata la sorellina, la compagna di giochi. Lui ha sofferto tanto questa situazione. Ho cercato di proteggerlo e in parte ci sono riuscita. Ma ha avuto una madre che ha dovuto lottare e forse ho tolto qualcosa a lui. Noi mamme siamo così, abbiamo sempre sensi di colpa. Ma Kevin è un ragazzo meraviglioso, ha compreso benissimo quello che è successo».
«Forse Denise poteva essere trovata il giorno dopo la sua scomparsa»
E sulla ricerca della bambina scomparsa nel 2004 ha dichiarato: «Fino a prova contraria, come ho sempre detto, Denise si cerca viva e quindi non molleremo fino all'ultimo. Ovviamente puntiamo tanto sul lavoro che stanno facendo in Procura, noi vogliamo arrivare a una verità. Diciassette anni sono tanti e sono stati fatti tanti errori, c'è da riflettere. Magari Denise il giorno dopo la sua scomparsa poteva essere a casa, chi lo sa, abbiamo perso del tempo prezioso. Per questi errori e negligenze nessuno mai pagherà le spese». In conclusione, Piera Maggio ha lanciato un appello: «Chiunque sa qualcosa non abbia paura, perché verrà tutelato. Mi rivolgo a coloro che sanno e ancora non hanno parlato».