Giorgio Panariello, lacrime a Domenica In: «Mai conosciuti mio padre e mia madre»

Giorgio Panariello, in lacrime a Domenica In: «Mai conosciuti mio padre e mia madre»
Giorgio Panariello, in lacrime a Domenica In: «Mai conosciuti mio padre e mia madre»
Domenica 17 Novembre 2019, 15:04 - Ultimo agg. 15:35
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Giorgio Panariello in lacrime a Domenica In: «Non ho mai conosciuto mio padre e mia madre...». Il comico toscano, giudice di Tale e Quale Show, è stato ospite nel salotto di Mara Venier. Panariello si è raccontato a cuore aperto, dall'infanzia a oggi. «Mi sono molto emozionato, grazie Mara. Mi avevano avvisato che venire qui da te poteva significare anche spendere qualche lacrimuccia, che non fa mai male, nella vita. Grazie». Ospite a Domenica In, Panariello è stato protagonista di un momento di grande commozione, e ha ringraziato in lacrime Mara Venier - altrettanto commossa - dopo aver rivisto il monologo di qualche tempo fa, con il quale si rivolgeva al padre mai conosciuto. «Non ho mai saputo chi fosse mio padre - ha detto il comico toscano - vedevo mia madre solo nelle grandi occasioni, ma non ho alcun rancore. I miei nonni sono stati talmente genitori che non mi hanno mai fatto sentire la mancanza dell'affetto familiare, perché io due genitori li avevo». 

Dopo aver speso parole di gratitudine e riconoscenza nei confronti dei due nonni che lo hanno cresciuto, Panariello ha poi parlato della madre: «Mia madre era una donna probabilmente non con grande profondità e intelligenza - ha detto l'attore, ma senza rabbia - fui dato ai nonni ad un anno e loro hanno sopperito e messo i tasselli dove mancavano. Mia nonna la mia prima fan». E sulla lettera al padre oggetto del monologo, Panariello ha rivelato di averlo scritto «perché si cresce, e certe sovrastrutture che ti fai nel tempo preferisci toglierle e pensi che sia meglio dire la verità. E dato che non si fa un soldo di danno....». 



L'attore non ha nascosto di averlo fatto con la segreta speranza che il padre, vedendolo in tv, potesse riconoscerlo e presentarsi alla sua porta. «Nella mia carriera - ha osservato - sono spuntati parenti come funghi, ma lui non è spuntato, quindi evidentemente non sa che sono io. Succede. Da ragazzino ne ho sofferto, i bambini sono crudeli e te lo fanno pesare, oggi una cosa del genere non accadrebbe. Mi difendevo come potevo, dicevo: Guarda che ora ti viene a prendere...».​  

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