Enrico Beruschi: «Facevo il ragioniere, ho messo in piedi il Drive In. Cambiato il modo di fare tv»

Enrico Beruschi
Enrico Beruschi
Domenica 10 Marzo 2019, 22:56 - Ultimo agg. 22:58
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“Prima di entrare nel mondo dello spettacolo facevo il ragioniere”, un passato da ragioniere per Enrico Beruschi, poi diventato uno dei comici di punta del glorioso “Drive In”: “Mi sono diplomato al Catania di Milano, con il massimo dei voti, il primo istituto d'Italia. Con Cochi eravamo compagni di banco al liceo, Pozzetto era mio compagno di scuola alle medie, ogni tanto andavo al Derby, il locale dove è nato il cabaret a Milano”.

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Poi dopo l’incontro con Berlusconi la nascita del “Drive In”: “Io ho messo in piedi il Drive In – ha fatto sapere al programma “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio sulle frequenze di Radio2 - C'era Liza Minelli a Milano, al Nuovo, in seconda fila c'era Berlusconi che mi fa 'ehi Enrico, hai visto o no che ho messo in piedi davvero la televisione? Cosa aspetti a farti vedere?'. Il giorno dopo il mio agente era lì, io sono stato tra quei dieci che il nostro Silvio ha tolto dal mercato per metterli a Mediaset”.
Il programma è stato innovativo: “36 anni fa, quando è nato il Drive In, c'era uno spirito goliardico, pieno di idee. Abbiamo fatto il Drive In con Ricci e Nicotra, abbiamo messo in piedi un programma. I primi che abbiamo chiamato sono stati Margherita Fumero ed Ezio Greggio. Poi, siccome io ero un po' troppo milanese, per bilanciare l'Italia abbiamo chiamato Gianfranco D'Angelo. Io ho avuto la fortuna di finire in copertina su Sorrisi e Canzoni. In quegli anni abbiamo cambiato il modo di fare televisione”.
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