Fabio Fazio, chi lo sostituirà a Rai3? Ipotesi Giletti, Porro e Bonolis (ma il problema è il budget)

Viale Mazzini, le ipotesi per rimpiazzare il conduttore traslocato al Nove

Fabio Fazio, chi lo sostituirà a Rai3? Ipotesi Giletti, Porro e Bonolis (ma il problema è il budget)
Fabio Fazio, chi lo sostituirà a Rai3? Ipotesi Giletti, Porro e Bonolis (ma il problema è il budget)
di Andrea Bulleri
Martedì 16 Maggio 2023, 13:46 - Ultimo agg. 17 Maggio, 09:35
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Fabio Fazio, chi lo sostituirà in Rai? La domanda rimbalza vorticosamente tra i corridoi di viale Mazzini. Dove si fanno le ipotesi più svariate per rimpiazzare il conduttore traslocato al Nove, Luciana Littizzetto al seguito. Toccherà a un giornalista altrettanto capace di bucare lo schermo, come Massimo Giletti o Nicola Porro? O magari, ipotizza qualcuno, a un rodato showman come Paolo Bonolis?

I dubbi sul format

E soprattutto, con quale format? Anche qui, le possibilità sono molteplici.

Qualcuno, ai piani alti della tv pubblica, è convinto che il modello di "Che tempo che fa" non sia replicabile senza il suo mattatore primigenio. Tanto più che, dicono i rumors, Fazio e Littizzetto potrebbero realizzare qualcosa di molto simile appena sei canali più in là, dal prossimo autunno. Dunque, bisognerebbe cambiare tutto. Oppure no? 

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Per rispondere bisogna partire da una constatazione: il budget della nuova trasmissione sicuramente non potrà essere altrettanto elevato. Perché la creatura di Fazio, tra compensi allo showman e alla produzione (esterna, metà della quale appaltata all'Officina srl dello stesso mattatore ligure) costava, e parecchio, alle casse dela tv pubblica. Tanto da finire più volte all'indice del centrodestra, Matteo Salvini in primis, a cui non è mai andato giù che si spendessero tante risorse per uno spazio giudicato così "schierato". Vero, ribattono i supporter di "Fabio" e "Lucianina", ma tutto si ripagava ampiamente con gli incassi pubblicitari, garantiti anche dalla presenza di super ospiti che il conduttore era in grado di portare sugli schermi di mamma Rai (come Barack Obama). Sarà ancora così, con qualcun altro al timone?

Le opzioni Giletti e Porro

Nessuno, in Rai, per ora sa rispondere. Ed ecco allora che nel frattempo si sfogliano i petali delle opzioni possibili. La scelta più ovvia, per uno spazio che dovrebbe comunque restare informativo, sarebbe quella di sostituire Fazio con un altro giornalista. E subito spunta il nome di Massimo Giletti. Ex campione di Rai 1, il popolare volto tv era passato a La7 qualche anno fa, dopo lo stop alla sua "Arena" domenicale. Ora, incassato obtorto collo il congelamento di "Non è l'Arena" sulla rete di Urbano Cairo, c'è chi giura che le trattative per riportare indietro il giornalista torinese (sponsorizzato fortemente, si dice, da Matteo Salvini) fossero già partite. Ma tutto sarebbe stato messo precipitosamente in stand by, per via del fatto che Giletti è stato sentito come persona informata dei fatti dalla procura di Firenze nell'inchiesta sulle stragi di mafia del 1993, per alcune delle interviste da lui realizzate. 

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La carta Bonolis

Altro nome in ballo è quello di Nicola Porro. Ma c'è chi giudica il suo profilo liberale e garantista poco in linea con l'identità di Rai3. E, altro problema, strapparlo a Mediaset non sarebbe facile né economico, considerato - si mormora a Viale Mazzini - il vantaggiosissimo contratto che il vicedirettore del Giornale ha stipulato con Cologno Monzese. Lo stesso scoglio esiste anche per Paolo Bonolis, anche lui in forze a Mediaset. Un uomo di spettacolo, certo, amatissimo dal pubblico, ma non un giornalista. Riuscirebbe Bonolis, si chiedono a "Telekabul", a garantire quella qualità di informazione che quello spazio del palinsesto merita? Molti sono pronti a giurare di sì. Del resto, qualcuno ancora ricorda con un sorriso le interviste realizzate da Bonolis qualche anno fa per "Il senso della vita", su Canale 5. 

 

L'ultima carta è quella di Luca Barbareschi. Ma in quel caso il format di "Che tempo che fa" dovrebbe mutare radicalmente, è la previsione. E, per il momento, nessuno pare avere le idee chiare se ciò avverrà o meno. 

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