Federica Sciarelli querelata dalla Lega, la replica a Chi l'ha Visto: «Io sostituita? Non sono stanca»

Federica Sciarelli querelata dalla Lega, la replica a Chi l'ha Visto: «Io sostituita? Non sono stanca, attaccate me»
Federica Sciarelli querelata dalla Lega, la replica a Chi l'ha Visto: «Io sostituita? Non sono stanca, attaccate me»
di Silvia Natella
Mercoledì 27 Maggio 2020, 22:37 - Ultimo agg. 22:48
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Federica Sciarelli querelata dalla Lega, la replica a Chi l'ha Visto: «Non sono stanca, attaccate me». La conduttrice ha approfittato della puntata di questa sera per rispondere alle parole di un deputato del Carroccio. «Un onorevole leghista ha detto che devo essere sostituita perché sono stanca. Lo volevo ringraziare per le sue attenzioni e anche rassicurare dicendo che non sono stanca e continuerò a fare inchieste», ha detto in diretta e poi ha invitato la Lega a prendersela esclusivamente con lei e non con la sua redazione.

«La redazione è fantastica e io non posso che ringraziarla. Se volete attaccare qualcuno attaccate me che non sono stanca». Il deputato che ha annunciato in Vigilanza Rai una interrogazione, un esposto ad Agcom e una querela nei confronti di Federica Sciarelli è Massimiliano Capitanio. Un gesto seguito allo spazio concesso alla lettera di una telespettatice preoccupata per la gestione dell'emergenza coronavirus in Lombardia. 

«Tra i tanti esposti alla sua attenzione – aveva detto il parlamentare - ce n'è uno in arrivo su cui chiederemmo un suo intervento urgente e perentorio e cioè il fatto gravissimo che si è verificato ieri sera durante la trasmissione ‘Chi l’ha visto?’, dove assolutamente fuori contesto e fuori dal mandato editoriale, la conduttrice Federica Sciarelli e anche la redazione hanno diffamato la Regione Lombardia, leggendo una mail di una qualunque ascoltatrice, condita di falsità e di iperboli assolutamente inaccettabili in questo momento gravissimo e delicato per la nostra democrazia e tenuta sociale, ha diffamato il partito della Lega attribuendo un reato gravissimo, ovvero l’invito ad impiccare Silvia Romano, ad un esponente della Lega, quando questo cittadino – tiene a precisare l’esponente del Carroccio - non è assolutamente un tesserato della Lega». 

Capitanio aveva già parlato di «una delle pagine più buie, vergognose e deontologicamente scorrette nella storia del giornalismo. Alludere al ‘genocidio sanitario’ perpetrato dalla Regione Lombardia in base a una mail diffamatoria e oggettivamente piena di falsità è indegno della tv di Stato e della professione giornalistica...» «Se redazione e conduttrice, fuori contesto, hanno deciso di diffamare e attaccare la Lombardia e Lega nel tentativo di farci sparire, sappiano che non tollereremo questo squadrismo mediatico... Alle denunce che, spero, arriveranno dalla Regione, si uniranno i nostri esposti all’Agcom e l’intervento in Vigilanza Rai per pretendere il diritto di replica, verificare la veridicità delle mail e chiedere il riscontro giornalistico sul nome del presunto esponente leghista», le parole di Capitanio.

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